Nella giornata odierna è giunta la decisione del giudice sportivo riguardo all’episodio dello striscione esposto da Dumfries contro Theo durante i festeggiamenti nerazzurri.
Durante la festa scudetto dell’Inter lo striscione esposto da Denzel Dumfries nei confronti di Theo Hernandez non è passato inosservato e ha fatto infuriare l’ambiente rossonero. Il polverone alzatosi in seguito alla vicenda sembra dissolversi solamente oggi, a distanza di tempo, dopo la decisione pervenuta da parte del giudice sportivo sul caso in questione.
In seguito all’episodio, infatti, la Procura Federale si è immediatamente attivata per analizzare il caso. Dumfries, durante i festeggiamenti, ha raccolto ed esposto uno striscione che lo ritraeva mentre teneva al guinzaglio Theo Hernandez, rivale dei cugini rossoneri, ricalcando un’immagine del videogioco GTA V. Non è stata semplice goliardia, dunque, e il caso è finito in tribunale, tanto da richiedere l’intervento del giudice sportivo. La decisione di quest’ultimo è giunta nella giornata odierna.
La Procura ha emesso la sentenza riguardante Denzel Dumfries, tenendo in conto in primis le ammissioni di colpa del giocatore, che ha optato per il patteggiamento. Secondo quanto riportato da Gazzetta.it, Dumfries ha scelto di patteggiare e ha definito il suo gesto “un errore di giudizio poco intelligente”. Di conseguenza, il giocatore nerazzurro è stato condannando a pagare una multa di quattromila euro.
Dumfries è stato sanzionato per il mancato rispetto dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, che impone agli atleti di comportarsi con lealtà, correttezza e probità. 4 mila euro di multa da pagare, dunque, per il giocatore nerazzurro. I calciatori, infatti, devono assumersi la responsabilità di essere ritenuti dai giovani di oggi dei modelli da imitare. Di conseguenza, simili comportamenti non possono passare impuniti.
Dumfries aveva espresso il suo rammarico attraverso i canali social personali già il giorno seguente, ribadendo il proprio impegno a mantenere comportamenti conformi agli standard sportivi richiesti. Per questo motivo, scegliendo la via del patteggiamento, Dumfries ha avuto la possibilità di ricevere unicamente un’ammenda.
La sanzione inflitta a Dumfries non è un caso isolato nel panorama calcistico italiano. In passato, altri giocatori sono stati puniti con ammende simili per comportamenti analoghi. Tra questi, Theo Hernandez, Krunic, ma anche Mancini e Zaniolo. La vicenda di Dumfries si inserisce dunque in un contesto più ampio di provvedimenti adottati dalla Procura per mantenere alti gli standard di comportamento nello sport. Le ammende servono da monito ai calciatori, ricordando loro l’importanza di agire con responsabilità e rispetto, sia in campo che fuori.
This post was last modified on 16 Maggio 2024 - 21:06