L’ex calciatore del Milan non approva la contestazione contro la società: le sue dichiarazioni colgono di sorpresa i tifosi rossoneri.
Il clima in casa Milan è a dir poco pesante. Dopo l’eliminazione dall’Europa League e il sesto derby di fila perso contro l’Inter, valso lo Scudetto ai nerazzurri, dirigenti e calciatori sono finiti sul banco degli imputati. Nel corso della ultime gare di campionato, la tifoseria ha esternato il proprio dissenso per il finale di stagione con messaggi inequivocabili, lanciati tramite striscioni e fischi assordanti. Nonostante il momento complicato, nell’ultimo turno di Serie A il Milan di mister Stefano Pioli ha ottenuto l’aritmetica certezza del secondo posto e la qualificazione alla prossima edizione della Supercoppa Italiana, vincendo in casa contro il Cagliari.
Dunque, la stagione del club lombardo può ritenersi conclusa con due giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato. La proprietà adesso proverà a risanare i rapporti con la tifoseria cercando di portare un allenatore che soddisfi a pieno esigenze e aspettative del mondo Milan. In merito proprio alle questioni che coinvolgono il club rossonero, ha parlato Alessandro Costacurta. Sono state diverse le tematiche trattate dall’ex Milan, tra queste anche la contestazione della piazza nei confronti della società. Il tuttora opinionista di Sky Sport si è mostrato contrariato per la presa di posizione da parte della tifoseria.
Costacurta non ha dubbi sulla contestazione
Alessandro Costacurta è tornato a parlare del Milan nel corso della sua ultima intervista rilasciata ai microfoni del quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’. L’ex rossonero è stato molto chiaro sul tema legato alla contestazione della tifoseria nei confronti dell’operato della proprietà: “Contestazione della Curva ingenerosa. Il secondo posto, dietro una squadra che ha corso così veloce come l’Inter, resta un buon risultato. Si è messo dietro l’Atalanta, la nuova Roma, la Juve. Una certezza che deve far rialzare la testa. Contro il club? Sono una persona paziente, credo ci voglia tempo per capire le reali intenzioni”.
Mentre sulla questione allenatore, Costacurta ha dichiarato: “Per certi versi il silenzio può essere una strategia: non comunicano il nuovo allenatore per paura di perderlo. O come quando dicono che le decisioni vengono prese insieme: sì, ma alla fine chi comanda davvero? Allo stesso tempo non credo si debba dire necessariamente tutto, ma dare del pirla a Cardinale è crudele. Basta vedere la sua storia, come nasce e cosa è diventato. Davanti a lui giù il cappello e complimenti poi si inizia a parlare”.
Alessandro Costacurta ha sfruttato l’occasione anche per bacchettare Zlatan Ibrahimovic: “Ibra poteva essere più incisivo o emergere un po’ di più. Ma di quello che succede nello spogliatoio non è detto che si sappia tutto… e per quello che so in un paio di occasioni si è fatto sentire eccome. In tv ho spesso sentito parlare le seconde linee e mai giocatori di personalità come Maignan o Leao. Lo stesso Zlatan poteva spingerli a prendersi le loro responsabilità in pubblico. O presentarsi lui stesso: e si sa che quando parla lbra non escono mai cose banali”.