Il profilo di Antonio Conte risulta essere ancora interessante per la panchina rossonera. Il tecnico salentino ha dimostrato apertura verso il club, sia per quanto riguarda l’ingaggio che le richieste di mercato.
Il Milan è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione. Con l’addio di Stefano Pioli ormai alle porte, i rossoneri da tempo si guardano attorno per cercare un profilo all’altezza del club rossonero, e che possa soddisfare le aspettative dei tifosi. Già qualificato alla prossima Champions League, il Milan il prossimo anno dovrà disputare una stagione diversa.
Per farlo, i rossoneri hanno bisogno di una guida tecnica nuova e forte. L’era di Pioli sembra ormai giunta al termine, e così diversi sono i nomi dei papabili ad occupare la panchina rossonera nella prossima stagione. Arginato il discorso Lopetegui, ci sono altri nomi, come quello di Conceicao e di Fonseca, ma non solo. Il nome di Antonio Conte fa ancora eco.
Durante una diretta sul canale YouTube di Carlo Pellegatti, il giornalista Luca Serafini ha espresso la propria idea su un’eventuale possibilità di vedere Antonio Conte sulla panchina del Milan. Secondo Serafini, il problema non risiede affatto, come si potrebbe pensare, alle cifre dell’ingaggio di Conte, né tantomeno alle richieste di mercato. Queste le sue parole:
“Conte non è certo uno stupido; se mostra apertura verso il Milan, non è per richiedere 8 milioni o giocatori del calibro di Mbappé e Haaland. L’allenatore ha invece manifestato disponibilità su aspetti cruciali come l’ingaggio e i profili dei giocatori da inserire nella squadra. Ma questa disponibilità riguarda qualsiasi allenatore interessato alla panchina rossonera, qui non puoi chiedere chiunque e un ingaggio top”.
E’ chiaro che il Milan non possa permettersi di soddisfare qualsiasi richiesta economica o di trasferimenti, e questo Conte lo sa, come affermato da Serafini. Per quanto riguarda il Napoli, invece, la differenza è sostanziale. Continua così Serafini:
“L’operazione Conte costa 20 milioni? Per il Napoli è diverso: lì c’è De Laurentiis. So per certo che Conte ha dato disponibilità a parlare del suo ingaggio e della campagna acquisti, tenendo in conto la filosofia di mercato rossonera. Allora è una questione di ingombro, perché se vai al Napoli, sei un top player, una garanzia, e c’è da rifare una squadra.
Oggi il Milan tra le squadre con ambizioni è il miglior prospetto per un allenatore: è un club che in questi cinque anni arriva secondo, quarto, primo e in Europa ha una rosa competitiva e una società solida, con progetti importanti a cominciare dallo stadio. Questo è ciò che valuta un allenatore che non è un tifoso.”
Che dunque il problema di Conte sia legato a una questione di personalità ingombrante? In conclusione, Serafini asserisce che un allenatore valuterebbe il Milan soprattutto sulla base della concretezza e alla prospettiva di crescita che il club offre.