Duro attacco della Curva Sud all’indirizzo dell’Inter. Lo striscione esposto sugli spalti di San Siro è inequivocabile.
Il clima del derby di Milano si è fatto incandescente sin dal fischio d’inizio del direttore di gara, Andrea Colombo. Entrambe le squadra hanno mostrato subito un ottimo piglio di gara, mettendo in campo intensità e determinazione per fare propria la sfida. L’avvio di gara tra il Milan di mister Stefano Pioli e l’Inter allenata da Simone Inzaghi è stato caratterizzato principalmente dal duro striscione esposto dalla Curva Sud all’indirizzo della società meneghina. I nerazzurri sono ad un passo dall’aritmetica vittoria del 20esimo Scudetto, che potrebbe arrivare proprio con l’eventuale successo nel derby.
Duro attacco della Curva Sud
I primi minuti del derby di Milano sono stati caratterizzati sopratutto dal pesante attacco della Curva Sud all’indirizzo dell’Inter. I tifosi rossoneri si sono scagliati con fare duro nei confronti del popolo nerazzurro attraverso uno striscione esposto sugli spalti di San Siro. Il messaggio lanciato dall’ambiente Milan non ha lasciato spazio ad interpretazioni, anzi. Non hanno usato mezzi termini i tifosi rossoneri, cercando di toccare nell’orgoglio il mondo Inter.
La Curva Sud ha messo in bella vista uno striscione che recita: “La matematica non è un’opinione, sul campo sono diciannove”. Quello lanciato dalla tifoseria rossonera all’indirizzo dell’Inter è un messaggio inequivocabile, ma allo stesso tempo pesantissimo. Lo striscione esposto dai supporter del Milan è un riferimento chiaro e tondo allo scandalo Calciopoli del 2006. Una dura bordata che ha attirato l’attenzione di tutti, sopratutto delle telecamere.
In quell’annata, l’allora Inter del presidente Massimo Moratti divenne campione d’Italia d’ufficio, ovvero, in seguito alla conseguente retrocessione della Juventus in Serie B e alla decurtazione dei punti in classifica al Milan. Uno Scudetto che i nerazzurri misero in bacheca dopo aver chiuso la stagione in terza posizione.