Gerry Cardinale torna sulla questione nuovo stadio. Il presidente di RedBird ha rilasciato un annuncio che fa sognare la tifoseria rossonera.
Sono mesi decisivi per il futuro di “San Siro”. Entro giugno verrà definita la fattibilità del progetto che il colosso delle costruzioni WeBuild, sulla base del quale le due società stabiliranno se rimanere nell’impianto storico della città o meno. La porta che vede la permanenza alla “Scala del calcio” rimane sempre aperta, anche se l’opzione prediletta è quella di costruire un nuovo impianto ciascuno.
Milan e Inter vorrebbero “rifarsi una vita” anche per crescere come club a livello internazionale. Una crescita cominciata con l’approdo delle rispettive dirigenze. Dapprima con Zhang, che ha rilevato le quote nerazzurre nel 2017, e successivamente con Gerry Cardinale, che ha acquistato il Diavolo nel 2022.
Il proprietario di RedBird è stato ospite nel podcast di Bloomberg chiamato “ The Deal”. Nel corso dell’intervista Cardinale ha annunciato quanto segue sul nuovo stadio:
“Sarà il primo costruito in Italia dal 2011. Sarà uno stadio sullo stile americano, con 70.000 posti a sedere. Porteremo la musica a Milano e costruiremo qualcosa. Un grande evento dal vivo, un campus di intrattenimento per Milano, davvero legato alla squadra, ma qualcosa di simile al Milan”.
Milan, Cardinale torna sul nuovo stadio: “Sarà sullo stile americano”
Il patron rossonero ha proseguito con le anticipazioni esprimendosi come di seguito:
“È interessante, perché dovremo trovare un modo per cristallizzare il valore. Ma è qualcosa che probabilmente dovreste possedere per sempre, che è il massimo dell’iconicità e delle opportunità, come piattaforma. E costruiremo questo nuovo stadio. Quando avremo finito di costruire lo stadio, vi prometto che noi avremo una società che costruirà stadi”.
Le questioni di campo non passano in secondo piano per Cardinale. Occorre continuare a crescere a livello nazionale e continentale, come affermato dall’imprenditore italo-americano:
“Le prestazioni aiutano. Siamo arrivati alle semifinali di Champions League. Quando sono subentrato, è stata una sfida perché avevano appena vinto lo scudetto. Quindi, in realtà, ho adottato un approccio diverso da quello che faccio di solito: per il primo anno non ho fatto nulla. Davvero, mi sono limitato a guardare. Ma ti dirò che la cosa migliore che puoi fare è non entrare in campo con le armi spianate”.
Acquistare il club non è stata una decisione semplice, tutt’altro. Ma il fondatore di RedBird si è detto ampiamente soddisfatto della propria scelta. La crescita del Diavolo lo vede come uno dei personaggi principali, talvolta severo ma che, assieme ai piani alti rossoneri, può riportare il Milan al vertice della piramide mondiale.