A tanti anni da un affare mai andato in porto, l’ex Serie A ha confermato le voci di mercato che lo vedevano accostato al Milan.
Luglio sta per arrivare, gli artisti stanno mettendo in strofa e preparando quelle che saranno le hit estive, che ci accompagneranno in radio e su ogni piattaforma musicale fino a settembre. Chissà se qualche compositore pubblicherà un tormentone sul tema più caldo che attende il mercato del Milan, la ricerca del nuovo attaccante.
L’addio di Giroud, il primo centravanti capace di sfatare la maledizione della 9 rossonera, impone una selezione di calciatori pronti per non far rimpiangere il francese, che negli ultimi anni ha tirato la carretta in maniera egregia. Nelle prossime settimane i vertici di via Aldo Rossi faranno le dovute valutazioni e sceglieranno il profilo su cui puntare.
Il Diavolo dovrà puntare fino in fondo sulla punta selezionata e non mollare la pista finché la fumata bianca non spunti dal tetto di Casa Milan. Da evitare procrastinazioni e ripensamenti, come avvenuto nella trattativa Taremi o, tornando ancora più indietro nel tempo, nel tormentone riguardante Carlitos Tevez. Un negoziato tanto discusso che non portò mai ad una buona riuscita, come ricordato dall’argentino stesso.
L’Apache è stato intervistato a “La Gazzetta dello Sport”. Tanti i temi trattati, i più caldi quelli che legano l’attaccante alla Juventus e agli allenatori avuti in bianconero. Tutti, però, ricordano che il Milan corteggiò a lungo l’ex Manchester City e United. Un periodo rievocato come segue da Tevez:
“Dovevo andare al Milan, ma non dipese né da me né da Galliani. C’è sempre stata stima e molto rispetto. Poi ogni volta che giocavo con il Milan facevo benissimo. La Juve si mosse bene , un po’ anche in segreto e riuscì a prendermi. Chissà però che le strade col Milan non si possano incrociare di nuovo. Magari da tecnico…”
A proposito di “hit di calciomercato”, quella tra Carlitos e il Diavolo fu una delle più forti tra il 2011 e il 2013, anno in cui a spuntare la corsa all’argentino fu la Vecchia Signora. Nel corso dell’intervista, inoltre, l’Apache ha ribadito più volte l’amore e la nostalgia per l’Italia, Paese che ama e in cui vorrebbe tornare nelle nuove vesti.
Attualmente Tevez siede sulla panchina dell’Independiente di Avellaneda. Il classe 1984 è ancora alle prime armi, ma la grinta e la passione non gli mancano neanche in questo nuovo ruolo. Chissà che le strade mai incrociate da calciatore possano finalmente incontrarsi nella carriera da tecnico.
This post was last modified on 11 Aprile 2024 - 21:03