Il giornalista ha fato il suo giudizio sulla stagione di Pioli in rossonero, mandando un chiarissimo messaggio.
Il Milan ha allungato sulla Juventus, blindando il secondo posto in classifica. Così il Diavolo può concentrarsi maggiormente sull’Europa League, unica strada possibile per rendere questa stagione memorabile. Infatti è vero che la cavalcata rossonera in campionato ha riportato gli uomini di Pioli al secondo posto, ma il trofeo europeo ha un altro tipo di fascino.
Prima però ci sarà da passare sul cadavere della Roma, dando vita ad un interessante derby italiano. Anche perché, secondo tanti, l’Europa League rappresenta il modo migliore con cui Stefano Pioli può saldare facilmente la sua posizione in panchina.
Non è un segreto che la posizione di Pioli fosse decisamente in bilico qualche mese fa. Poi il cammino seguito dal Milan ha aiutato a rendere più stabile la panchina dell’allenatore, tanto che ora la distensione è diventata quasi sinonimo di conferma. Infatti le parole dei dirigenti rossoneri non sono passate inosservate, parole che aumenterebbero di significato se il Milan dovesse vincere l’Europa League.
È comunque questo il tema del finale di stagione rossonero, del quale ha parlato anche Stefano Borghi a Cronache di Spogliatoio. In particolare il telecronista DAZN ha definito come “folle” la critica a Pioli durante Taconazo.
Che la posizione di Stefano Pioli sia stato il tema principale della stagione del Milan non è un segreto, soprattutto con gli infortuni come causa scatenante. Tant’è che il lavoro paga ed il Diavolo si è ripreso nel corso del suo cammino di stagione, arrivando ai quarti di finale di Europa League. Stefano Borghi ha voluto parlare proprio di questi temi, dando la sua chiave di lettura: “Pioli non solo non è celebrato, ma è stato contestato per i risultati dei derby, perché altrimenti saremmo alla follia. Pioli ha vinto uno Scudetto non preventivato e l’ha vinto bene, poi ha portato l Milan in semifinale di Champions. Di cosa stiamo parlando?”.
Dopodiché Borghi ha chiuso così: “I 14 punti di distacco con l’Inter sono punti in più che hanno fatto i nerazzurri. Il Milan ha perso punti in una certa parte della stagione perché aveva tanti infortuni e perché ha sbagliato delle partite. Però i punti sono tantissimi quelli fatti dall’Inter, mentre il Milan non ne ha persi tanti. Nessuno avrebbe fatto più di Pioli in questi cinque anni di Milan”. Dunque c’è la consacrazione, per lo meno per Borghi, di Pioli sulla panchina del Milan. Quello che è certo è che le quotazioni di Pioli sono in ascesa.