L’arbitro Marco Di Bello è stato l’assoluto protagonista della sfida di ieri sera tra Lazio e Milan. I gravi errori gli sono costati caro.
È stato senza dubbio un venerdì sera bollente per il Milan di Stefano Pioli. I Rossoneri sono usciti vincitori dal big match contro la Lazio all’Olimpico, trovando il gol vittoria con Noah Okafor in prossimità del novantesimo minuto. Tanto da recriminare invece per i Biancocelesti di Maurizio Sarri che chiudono la gara addirittura in 8 uomini, dopo ben tre espulsioni, tutte altamente contestate per motivi diversi.
Quando a far parlare di una partita non è il risultato, ma le decisioni arbitrali, è chiaro che ci sia qualcosa che non è andato. Ieri sera infatti a prendersi la scena è stato l’arbitro Marco Di Bello, che ha dato spettacolo (più o meno) con più di una decisione discutibile e una gestione della gara decisamente insufficiente. Il primo episodio dubbio si è subito verificato dopo circa dieci minuti, con un possibile rigore a favore della Lazio, che giustamente non è stato assegnato.
Da lì in poi è però iniziata la serataccia di Di Bello, culminata con il cartellino rosso ai danni di Luca Pellegrini poco prima dell’ora di gioco. Il terzino biancoceleste, aspettando che l’arbitro fermasse il gioco per un suo compagno ferito alla testa, si è ingenuamente fatto rubare il pallone da Christian Pulisic, dovendolo poi stendere rimediando il secondo giallo. Rosso inevitabile, ma conseguente al mancato fischio dell’arbitro che ha fatto ovviamente inferocire i padroni di casa. Questo grave errore, unito alle altre due espulsioni discutibili arrivate in pieno recupero, è costato caro all’arbitro brindisino.
L’AIA non ha ovviamente potuto chiudere un occhio dopo la pessima prestazione di Di Bello e, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, deciderà di tenerlo fermo per almeno un mese, facendolo poi probabilmente ripartire dalla Serie B. Non tutte le scelte, come ad esempio quella sul possibile rigore e l’inevitabile rosso a Pellegrini, sono state ritenute sbagliate, ma a far storcere il naso è stata l’intera gestione della gara.
L’errore più pesante è stato certamente il mancato fischio prima del rosso a Pellegrini, a cui poi si sono aggiunti i due rossi a Marusic e Guendozi nel recupero. Nel caso del montenegrino restano da capire le parole rivolte all’arbitro, ma nel caso del francese il rosso per la reazione avuta nei confronti di Pulisic è sembrato decisamente esagerato. Serata quindi da dimenticare per Di Bello che pagherà caro i suoi errori.