Arriva la decisione dell’AIA sull’operato di Marco Di Bello durante il big match dell’Olimpico: Lazio-Milan, giocato venerdì sera e vinto dai rossoneri.
Lazio-Milan è stato n big match in tutti i sensi , tantissimi gli episodi successi durante i 90 minuti minuti di gioco ma soprattutto in quelli di recupero. I biancocelesti infatti hanno terminato la gara in 8 uomini a casa dei tre cartellini rossi assegnati a tre giocatori: prima Luca Pellegrini per doppia ammonizione al 57′ esimo minuto, poi nei minuti finali sono arrivati due rossi diretti prima per Adam Marusic e dopo pochissimi minuti per Matteo Guendouzi. Insomma quella dell’Olimpico è stata una partita infuocata che si è trascinata anche fuori dal rettangolo di gioco.
Chi è stato più criticato al termine del match è stato sicuramente Marco Di Bello, la sua prestazione infatti non è piaciuta a molti a causa di varie decisioni considerate errate. Per esempio in molti hanno ritenuta sbagliata la decisione del rigore non concesso nel primo tempo per un intervento di Maignan su Castellanos che poi ha portato all’espulsione di Pellegrini. Ma questo non è stato l’unico episodio dubbio della gara, anzi tante sono state le critiche che poi si sono riversate anche sui social.
A causa della poca lucidità dimostrata nel corso della sfida tra Lazio e Milan, Di Bello è stato fermato per un mese dai vertici dell’AIA e dal designatore Gianluca Rocchi, ma per lui non si tratta della prima volta “in panchina”.
L’arbitro è stato fermato anche in passato per un totale di trentasei giorni dopo la seconda giornata di Serie A giocata il 27 agosto, quando non giudicò da rigore l’intervento di Iling su Ndoye nel corso di Juventus-Bologna, poi tornò ad arbitrare il 2 ottobre nella partita Fiorentina-Cagliari. Questa volta il suo stop durerà sicuramente almeno fino a maggio, mese in cui terminerà anche il campionato stesso (26).
Questo stop è la conseguenza di troppe scelte sbagliate fatte in un’unica partita che non devono e non possono capire a certi livelli. A Rocchi non sarebbe piaciuto proprio per niente il rosso diretto mostrato a Guendouzi per un presunto fallo di reazione su Pulisic, infatti lo stesso VAR avrebbe dovuto ricontrollare e togliere. In generale, il nervosismo della partita arrivato al seguito di scelte considerate discutibili da molti non ha reso il lavoro di Di Bello semplice, ma questa non può comunque essere una giustificazione dunque ora è giusto pagarne le conseguenze.
This post was last modified on 3 Marzo 2024 - 21:22