Spiacevole episodio raccontato da Florenzi al termine di Fiorentina-Milan.
Nella serata in cui la Fiorentina ha ricordato l’ex direttore generale del club, Joe Barone, il Milan batte i Viola per due reti a una e conquista tre punti fondamentali per consolidare il secondo posto in classifica. Nonostante una gara molto complicata, i rossoneri sono riusciti ad uscire dal Franchi con il bottino pieno, grazie ai gol del solito Loftus-Cheek (9 gol e 2 assist in questa stagione) e di Rafael Leao, che ritrova la rete dopo più di un mese. Prestazione monumentale anche di Mike Maignan, autore di alcune parate straordinarie che hanno il pareggio alla squadra di Vincenzo Italiano. Sesta vittoria consecutiva tra Serie A ed Europa League per la squadra di Stefano Pioli, con il distacco sulla Juventus che adesso è di sei lunghezze.
Alessandro Florenzi ha parlato ai microfoni di Sky al termine del match contro la Fiorentina.
Sui punti persi nel corso della stagione: “Pensare a quello che è stato diventa difficile pensando a ciò che devi affrontare. Ciò che è stato è stato. Andiamo avanti per la nostra strada e con il nostro gioco che, se è quello fatto stasera, di qualità, di intensità, ci può portare lontano“.
Su Pioli: “Prima di tutto perché il mister è una brava persona. Parole di Scaroni? Mi ha detto di ripetere cosa aveva già detto (ride, ndr). Io penso che ci sono prima le persone e poi i professionisti. Quindi quando c’è una brava persona muoio in campo per fare in modo che vada tutto bene“.
Sulle partite contro la Roma che attendono i rossoneri: “So le date perché ho il calendario su ciò che faranno le mie bambine. Non sto qui a dire le bugie, non mi sembra il caso. Per me varrà grandi emozioni sicuramente. Affrontare la mia squadra del cuore ed il loro allenatore, che nella mia vita è una persona importante. Mi è stato vicino nei momenti difficili ed abbiamo gioito insieme. Per me sarà emozionante“.
Sui tanti casi di razzismo: “Parto dal presupposto che non sia la stessa cosa, ma nel riscaldamento di oggi ho litigato con un tifoso della Fiorentina. In un ambiente sano, come quello che può essere Firenze, mi ha detto talmente tante cattiverie su quello che potevo essere io, sulla mia romanità, sul mio fisico, che non è una cosa giusta per me. Chiaramente non è uguale al razzismo. Noi giocatori abbiamo tutte le telecamere addosso e non portiamo a casa 11 bambini all’ingresso in campo, perché noi siamo di esempio a tutti affinché non ci siano mancanze di rispetto in campo e fuori dal campo. Fare il tifoso è la cosa più bella del mondo, posso mandare a quel paese un giocatore, ma non gli manco di rispetto. Poi possono fare cosa vogliono sugli spalti, ma non devono mancare di rispetto a nessuno. Però prima di tutto passa da noi giocatori. C’è mia figlia che sa l’esultanza di Cristiano Ronaldo, ma non sa chi è Cristiano Ronaldo, perché la fanno a scuola. Siamo un esempio. Parte tutto dal rispetto“
This post was last modified on 31 Marzo 2024 - 19:40