In una lunga intervista Yacine Adli ha parlato senza peli sulla lingua della sua esperienza al Milan. Le sue parole lasciano a bocca aperta.
Una delle grandi virtù dell’essere umano è la pazienza: l’arte di saper aspettare il proprio momento, per poi prendersi tutto. Molto paziente è senza dubbio stato Yacine Adli, che dopo una stagione al Milan perennemente in panchina, con pochissimi minuti concessi, quest’anno si sta ritagliando un proprio spazio in rossonero e sta diventando sempre di più una delle pedine più importanti nello scacchiere di Stefano Pioli.
Acquistato dal Milan nell’estate del 2021 dal Bordeaux, è rimasto in prestito in Francia per un anno ed è poi sbarcato in Italia, dove nonostante il grande potenziale ha collezionato appena 6 presenze. In questa stagione però, complice l’arretramento tattico, la musica è totalmente cambiata e al momento sono addirittura 26 le presenze complessive.
Da regista è iniziato un nuovo capitolo della carriera di Adli, un capitolo che lo vede centrale nel progetto del Diavolo e con enormi margini di miglioramento. Nelle ultime ore il classe 2000 è stato protagonista di una lunga intervista, nella quale ha espresso tutto il suo amore per i colori rossoneri e di quanto sia stato importante il supporto di tutti i suoi compagni e dei tifosi, che lo hanno sempre fatto sentire a casa.
Il 23enne francese ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sportweek, parlando del legame che si è venuto a creare sin dal primo giorno con tutto l’ambiente Milan, nonostante le poche opportunità inizialmente avute:
MILAN – Il mio amore per questi colori è sincero, ed è esploso in maniera spontanea. Quando sento gli 80mila tifosi cantare, mi vengono i brividi e mi sento uno di loro. Il loro supporto è stato fondamentale quando non giocavo.
GOL ALLA ROMA – Dopo il gol mi sono venuti i brividi e ho quasi pianto. È stato un momento davvero speciale.
PRIMO ANNO – Non sarei mai andato via. Sono sempre stato fiducioso: sapevo che mi mancava qualcosa, ma sapevo anche che sarei stato pronto. Ho sempre lavorato per migliorare.
COMPAGNI – Sono molto vicino a Bennacer, che ha origine algerine come me, o con Theo, Giroud e Maignan che sono francesi. Ma sto davvero bene con tutti.
Dalle parole di Adli si evince quanto sia stretto il rapporto con il club e quanto i tifosi e il resto della squadra lo abbiano aiutato a credere in se stesso. Ora è finalmente è arrivato il suo momento, più che meritato dopo tutto quello che ha passato.
This post was last modified on 24 Marzo 2024 - 09:44