Proseguono le diatribe in merito alla costruzione del nuovo impianto e sul futuro di San Siro. Novità importanti per Cardinale e Zhang
San Siro è diventato l’argomento più discusso fra Inter e Milan, in quanto entrambe sono due società avanguardiste che puntano sempre a restare al top. Avere uno stadio proprio è fondamentale per poter essere competitivi con chiunque, dunque la situazione attuale sta tappando le ali di entrambe.
È pur vero però che a livello storico l’impianto sarà sempre tra i più importanti e storici per il calcio italiano, per cui la sua imponenza non è così semplice da non considerare. Al momento però la società rossonera, rispetto a quella nerazzurra sembrava decisamente più convinta a proseguire sulle proprie idee.
Futuro San Siro: primi contatti tra Zhang e Cardinale
Il Milan non è intenzionata a voler perdere altro tempo circa la questione, tant’è che ha già provveduto per mobilitarsi, acquistando il terreno su cui costruire il nuovo stadio. Nonostante, per l’appunto l’argomento restyiling San Siro non è una pista del tutto tramontata. Soprattutto per richiesta del primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala.
Il diavolo però vuole impiantare nuove radici, perciò si è portata già avanti, mostrando per l’appunto la propria reale posizione, comperando i terreni a San Donato, dove far sorgere il nuovo impianto. Non è un caso che proprio Cardinale sta spingendo per avere una risposta in tempi brevi dai vertici dell’Inter.
Difatti è trapelato che ci sia stato un vero e proprio contatto fra il presidente del Milan e Steven Zhang. Il presidente nerazzurro avrebbe avuto un confronto diretto con l’interessato, attraverso una call avvenuta lo scorso gennaio per parlare proprio della questione stadio.
Si tratta del primo contatto ufficiale tra le proprietà dopo oltre un anno da quando RedBird ha acquistato i rossoneri. Nel frattempo l’Inter prendete tempo, e continua a temporeggiare circa la questione. Al momento l’alternativa dei nerazzurri sarebbe costruire una nuova struttura a Rozzano.
Il Milan però non ha troppa voglia di attendere i programmi dei cugini e per tanto, se non dovesse esserci una risposta imminente, le cose sembrano già abbastanza scritte. Vedremo dunque quali sbocchi futuri ci saranno in merito a tale vicissitudine, e se verrà stipulato un accordo fra le compagini oppure no.
Chiaramente sarà davvero difficile e forse anche traumatico non avere più uno stadio come San Siro, ma potrebbe essere la chiave di svolta, per tornare nell’olimpo del calcio.