Joan Laporta, presidente del Barcellona, è tornato a parlare della Superlega, tirando in ballo anche il Milan.
Il Milan avvicina la trasferta di Frosinone, dove domani alle 18 se la vedrà con gli uomini di Di Francesco. La sfida non è da sottovalutare, siccome nella prima parte di stagione i ciociari hanno mostrato un ottimo calcio. Inoltre un occhio cadrà verosimilmente sul Derby d’Italia, in cui Inter e Juventus andranno a sottrarsi punti pesanti. Punti che il Milan conta di recuperare, portando così un minimo di pressione al duo di testa della Serie A, nel tentativo di recuperare terreno. Infatti la zona Champions ormai sembra al sicuro e la spinta per fare bene può nascere da un possibile rincorsa.
Tuttavia è chiaro che il futuro del Milan non passi esclusivamente dal campo, com’è naturale che sia. Infatti sono giorni importanti quelli della dirigenza rossonera per diversi motivi. In primo luogo c’è la programmazione del prossimo anno, con tante voci per ciò che riguarda la panchina, poi il discorso stadio sta prendendo piede. Inoltre alcune dichiarazioni di Joan Laporta, presidente del Barcellona, hanno alzato delle voci sul possibile rientro dei rossoneri nel discorso Superlega. Infatti Laporta ha tracciato un bilancio delle squadre che potrebbero avere la voglia di rientrare nel progetto di A22.
Superlega, Milan dentro?
Il discorso Superlega è tutt’altro che chiuso, soprattutto dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Infatti il presidente del Barcellona Laporta ha rilanciato nuovamente l’appeal del progetto per la competizione europea. Laporta ha parlato così ai microfoni di El Món a RAC1: “Ci sono Inter, Milan, Napoli e Roma. In Spagna vuole esserci chiunque, tranne l’Atletico che ha un’altra posizione. C’è anche il Marsiglia, tre portoghesi come Benfica, Sporting e Porto, tre olandesi con Ajax, Psv e Feyenoord, poi Anderlecht e Bruges“. Così Laporta sui possibili ingressi nel progetto Superlega per il 2025.
Dopodiché il presidente del Barcellona ha continuato così: “Il PSG non è interessato perché è lui a governare l’UEFA, poi le inglesi hanno già la loro Superlega. Pochissimi club parteciparono alla Coppa dei Campioni del 1955, poi però è diventata la maggiore competizione europea. Immagino una prima fase così, poi verrà integrata”. Nel finale Laporta ha descritto anche la situazione in divenire per il futuro del progetto: “Se vogliamo puntare il 2025 è perché i club inglesi sono disposti a parteciparvi, siccome rappresenta un salto di qualità nella sopravvivenza del calcio. Credo che possa esistere nella prossima stagione o in quella 2025/26. In caso contrario vedremo”. Tradotto: la Superlega è viva, ma deve correre veloce ancora prima di nascere.