Se il cammino del Milan sta ora procedendo a gonfie vele, è merito di tutti i ragazzi a disposizione di Pioli. Anche di Leao? Nonostante gli assist, manca ancora il goal. E per qualcuno è questione “di testa”.
Un altro risultato positivo è stato messo in cassaforte dal Milan, grazie alla vittoria casalinga contro il Napoli. Dopo un tortuoso girone d’andata, dove sembrava ormai lontana la vetta del campionato, i Rossoneri hanno quasi acciuffato la Juventus, che dista solo di un punto e con la quale devono ancora affrontarsi allo Stadium.
Squadra in grande spolvero, quella guidata da Stefano Pioli, che dovrà dimostrare di essere all’altezza anche dei nuovi impegni europei che bussano alla porta. Giovedì 15 febbraio, infatti, è in programma la sfida casalinga contro il Rennes, andata fondamentale per proseguire il cammino in Europa League ben oltre lo spareggio.
Ai giocatori del Milan, dunque, è vietato sbagliare adesso. Il tecnico rossonero chiede la massima collaborazione di tutti, anche di chi non trova il goal ormai da troppo tempo, ovvero Rafael Leao. Il portoghese, infatti, non segna in Serie A dal 23 settembre scorso. E, nel nuovo anno, ha trovato la rete solo in due occasioni, sempre in Coppa Italia.
Per un giocatore abituato a macinare goal, la situazione è alquanto complessa. E c’è chi imputa questo blocco realizzativo ad una questione mentale. Di certo non al talento, che scorre inevitabilmente nelle vene del 10 rossonero.
Leao: è profondo rosso
Quando un giocatore come Leao non segna come ci ha abituati a vedere, si parla subito di crisi. Ma di che tipo? Fabio Capello, ex giocatore e allenatore che ben conosce la causa rossonera, alla Gazzetta dello Sport ha parlato di problema a livello mentale:
Sulle capacità c’è poco da discutere. A me sembra che, in questa stagione, Leao abbia perso sicurezza quando va al tiro, un classico per l’attaccante che non è in fiducia. Cerca poco la porta perché pensa troppo prima di tirare e… sbaglia, come in quella azione che avrebbe potuto dare il 2-0 al Milan col Napoli. Attenzione però: certi passaggi, come quello per Hernandez, li fai solo se hai grande visione di gioco e Leao ce l’ha. In questo momento sembra quasi divertirsi di più a cercare il suggerimento per i compagni, e per il Milan può andare bene così: resta un giocatore risolutivo anche se non segna.
Non si tratta, dunque, di assenza di talento. Sarebbe impossibile dirlo, anche solo ammirando quanto fatto e continua a fare in campo, pur non concretizzando in rete. Eppure, nonostante i numerosi assist che sta confezionando per i suoi compagni di squadra, i numeri personali sono ben distanti da quelli delle due passate stagioni.
La seconda metà di stagione è ancora lunga, e tutto il popolo rossonero – ma non solo – aspetta che qualcosa si sblocchi nella testa e nelle gambe di Rafa Leao. Che l’occasione possa arrivare già durante l’incontro di Europa League? Non resta che attendere il fischio d’inizio del San Siro e, con esso, anche un portoghese di nuovo trascinatore dei Rossoneri.