Il Milan aveva in mente una pazza idea per uno dei tennisti più forti di tutti i tempi. Per lui un ruolo speciale; il retroscena.
Ieri sera il Milan ha portato a casa tre punti pesanti come un macigno in un campo più che ostico come quello del Frosinone. Certo, i tifosi milanisti le ultime partite le hanno vissute tuttev al cardiopalma, ma nel 2024 la tendenza dei risultati è nettamente migliorata per i rossoneri. La squadra gira di più e anche se il risultato arriva con fatica.
Poi, Pioli può godere di uno Jovic in veste di angelo custode che, quando viene chiamato in causa, fa spesso e volentieri la differenza. Il rapinatore d’area sigla il 2-3 e porta altra energia positiva ai rossoneri. Come già detto il trend è migliorato in modo netto rispetto a qualche mese fa dove per il Milan era notte fonda. In quel buio difatti Gerry Cardinale andava alla ricerca di nuove scintille per sbloccare la mente dei giocatori del Milan. C’è stata una pazza idea che riguardava l’attuale numero uno del ranking ATP: Novak Djokovic.
Milan, Cardinale e l’idea Nole per lo staff rossonero
Il proprietario del Milan voleva portare il tennista serbo all’interno del suo staff rossonero con un ruolo ben preciso…per quanto il progetto magari fosse infattibile.
Il Milan in questo inizio anno viaggia bene a livello di risultati sul campo. Stefano Pioli è riuscito a riportare il suo Milan sulla giusta strada dopo che nei mesi passati, complici anche i tanti infortuni in un arco temporale molto ristretto, ci si trovava in un tunnel senza fine.
Sarà stato anche merito del ritorno di Ibrahimovic al Milan, in veste differente, ma ancora molto vicino alla squadra, ma soprattutto a Cardinale e a tutto lo staff. Il proprietario di RedBird però, come riportato da La Repubblica, aveva anche un altro piano in mente.
L’idea di Cardinale infatti era quella di portare Novak Djokovic all’interno del club del Milan con un ruolo particolare. Il tennista serbo sarebbe stato chiamato in causa per agire da “mental coach”, o meglio, per lavorare sulla testa dei giocatori rossoneri che tanto stavano perdendo in termini di fiducia, tenacia e coraggio. Perché proprio Nole? Il tennista serbo è riconosciuto da tutti i suoi colleghi come uno dei più dediti al lavoro e fa della forza psicologica la propria arma vincente.
Il tennista numero uno al mondo è un amico di Cardinale ed è un grande tifoso rossonero, dunque non sarebbe stato uno scenario utopico…se non fosse che il calendario fitto dell’atleta serbo, ancora al massimo nella sua carriera, renda tutto irrealizzabile. Sarebbe stata una mossa astuta da parte di Gerry Cardinale che tanto ama circondarsi, per i suoi progetti, di stelle prestate dal mondo dello sport come successo con Ibra, ma anche con altri atleti del calibro di LeBron James o Dwayne Johnson in altri ambiti.