Roberto De Zerbi si espone sul suo futuro ed apre le porte ad un possibile ritorno in Italia che fa sognare tutti i tifosi del Milan
Una costante che spesso tende a verificarsi in casa Milan è il nome alla gogna di Stefano Pioli, per molti non all’altezza di essere la guida dei rossoneri. Nonostante un campionato vinto, una semifinale di Champions League conquistate, spesso e volentieri il tecnico parmense ha avuto diverse critiche. Sebbene la classifica reciti che il diavoli dista una sola lunghezza dalla Juventus di Massimiliano Allegri. Eppure la narrazione rivolta all’allenatore del diavolo sembra esser molto severa, additato troppe volte come causante dei fallimenti della rosa.
Per questo sono stati fatti diversi nomi in queste settimane circa il futuro di chi guiderà il Milan dalla panchina nella prossima stagione. Il nome più altisonante che ha circolato è stato quello di Antonio Conte, visto come nome svolta e vincente dalla società e dall’ambiente.
Una situazione sicuramente non facile quella che al momento sta vivendo Stefano Pioli, consapevole che non può sbagliare nulla se vuole mantenere salda la sua panchina.
Nel frattempo continuano a circolare diversi nomi tra le varie speculazioni che fanno sognare la piazza ed i tifosi rossoneri. In particolare, un nome oramai più che emergente che sta facendo faville in Inghilterra con il suo Brighton. Ovviamente il riferimento non può che essere a Roberto De Zerbi che ha illuminato tutta la Premier League con il suo gioco, venendo incoronato dallo stesso Guardiola come suo erede al City. L’ex tecnico del Sassuolo si è aperto ad un’intervista rilasciata a Sky Sports News in quello che è il suo percorso britannico e di cosa abbia significato il Milan nella sua carriera.
“Amo l’Italia e il calcio italiano. Uno dei miei obiettivi è tornare ad allenare in Italia, ma non so quando accadrà. Sto bene in Premier League e al Brighton, non posso che ringraziarli. Non è un problema dove lavori, ma come”. Ha detto il tecnico dei Seagulls.
“Incontrare il Milan? Non è un club normale per me, sono cresciuto in quella società. Per la mia vita sarà riconoscente al Milan. Ci sono due tre club in Europa League, Vedremo il sorteggio”. Ha aggiunto poi sull’importanza del club e dei ricordi che ha avuto ad inizio della sua carriera. Chissà che un giorno non possa proprio allenare quella squadra che dà ragazzo gli ha dato una possibilità come giocatore.