L’ex pupillo di Paolo Maldini, Charles De Ketelaere torna a parlare della sua esperienza al Milan. Ecco il suo messaggio diretto ai rossoneri
L’estate 2022 è stata decisamente incentrata attorno al nome di Charles De Ketelaere che per tanti mesi fu rincorso dal Milan, all’epoca ancora sotto l’ala di Paolo Maldini.
Attesa e spesa che però durante la stagione non ripagarono le aspettative rivolte verso l’ex attaccante del Club Brugge. 0 gol in tutta la stagione e uno scarso minutaggio con la maglia del diavolo per il belga. Probabilmente il peso di tanto hype non ha permesso al centravanti di reggere la pressione di un palcoscenico così importante.
Un amore mai sbocciato quello fra il classe 2001 ed il Milan, in cui forse non ha mai realmente trovato la sua realtà. Una dimensione che forse neppure l’allenatore e mai stato in grado di dagli. Rendimento che ha poi pesato sulla scelta di mandar via l’ex capitano e bandiera rossonera dalla dirigenza.
Ad oggi per CDK ha trovato nuova linfa sotto la guida di Gianpiero Gasperini e ha commentato il suo momento a Bergamo a Sportweek.
De Ketelaere torna a parlare del Milan: le parole del belga
Cinque gol e sei assistenze messe a referto da Charles De Ketelaere da quando veste i colori nerazzurri della Dea. L’Atalanta in questi anni, grazie soprattutto alla cura Gasperini è stata spesso trampolino di lancio o una squadra dove potersi rilanciare dopo un momento di down.
Ed è un po’ quello che sta avvenendo all’ex centravanti del Brugge su cui vi era tanta attesa, e ad oggi forse, Paolo Maldini non ci aveva visto poi così male.
“All’Atalanta mi sono ritrovato fisicamente e mentalmente. Sono scattati dei “clic” nella testa e sono ripartito. Rispetto al Milan gioco nel mio vero ruolo, di punta”. Ha detto durante l’intervista Charles, spiegando anche uno dei motivi per cui il suo rendimento è drasticamente migliorato rispetto al Milan.
“Non so cosa succederà in futuro, ma ora sento di esserci. Oggi sento di essere un giocatore sereno, fiducioso, orgoglioso. Il mio lavoro non è finito, ma sono sulla buona strada”. Ha poi aggiunto l’attaccante che il suo calo fu anche dovuto ad un aspetto mentale.
Dunque per adesso questa cessione all’Atalanta si sta dimostrando più un rimpianto che altro per la società di Via Aldo Rossi, che forse avrebbe potuto e dovuto pazientare per un gioiello puro e cristallino, inseguito per un anno intero.