Nelle ultime ore imperversa la questione allenatore in casa Milan, con Antonio Conte sullo sfondo. Ibrahimovic ha rotto il silenzio a riguardo.
L’avventura di Stefano Pioli è tra le più belle e sorprendenti nella storia degli allenatori del Milan. Il tecnico è arrivato in sordina nell’ottobre 2019, quando alla firma sul contratto sembrava già condannato dai suoi stessi tifosi. Tramite il lavoro l’ex Fiorentina è ripartito da zero, portando il Diavolo alla risalita dalle ceneri. Lo scudetto è il culmine del mandato di Pioli in rossonero. Anche nei momenti meno felici, però, il condottiero ha mostrato una notevole resilienza.
Attraverso questa dote l’allenatore si è sempre saputo rialzare anche nei momenti in cui appariva condannato all’esonero. Anche le storie più belle sono, tuttavia, destinate a finire. Al momento la panchina di Pioli sembra ben salda, ma le voci di un ipotetico arrivo di Antonio Conte stanno scuotendo l’ambiente.
Nella conferenza odierna il tecnico ha snobbato l’argomento, dicendosi annoiato dalla questione emersa in queste ultime ore. Va detto che il fantasma dell’ex Inter e Juventus sia un cliente scomodo per più di un allenatore della nostra Serie A. Ma i rumors sono sempre più insistenti e la mediazione di un componente della società potrebbe spostare gli equilibri
Le indiscrezioni parlano di come, in questa situazione, “Ibrahimovic ci cova”. Lo svedese sarebbe direttamente coinvolto nel flirt tra Conte e il Milan. A smentire il tutto ci avrebbe pensato il diretto interessato il quale, secondo quanto affermato da Gazzetta.it, avrebbe confermato il totale appoggio a Stefano Pioli con le seguenti parole:
“È il nostro allenatore e siamo contenti di lui”.
L’ex attaccante ha così gettato acqua sul fuoco per spegnere le voci che lo vedevano fautore di un possibile approdo in rossonero dell’allenatore salentino. Assieme ad Ibra, oggi advisor di RedBird e figura di spicco all’interno dell’organigramma milanista, tutta la dirigenza di Via Aldo Rossi continua a sostenere ad oltranza Pioli.
Allo stesso tempo la proprietà rossonera non sarebbe nuova a decisioni drastiche. Il tecnico rimane sotto esame e l’Europa League è il principale banco di prova, oltre al terzo posto da sigillare categoricamente. Un eventuale fallimento potrebbe non essere preso di buon grado da Cardinale, che ad un anno dalla separazione con Maldini, potrebbe decidere di cambiare aria allontanando un altro pilastro dell’ecosistema rossonero. Tutto rinviato a giugno, per il momento.
This post was last modified on 2 Febbraio 2024 - 18:20