In casa Milan questa mattina è scoppiato un nuovo caso di razzismo, ma stavolta a finire nel mirino è stato Rafael Leao. L’attaccante portoghese è stato criticato irrispettosamente sui social a causa delle sue prestazioni da un tifoso.
Solamente qualche settimana fa, il Milan è stato al centro di un caso di razzismo che ha visto coinvolto il suo portiere, Mike Maignan, durante il match contro l’Udinese. Il portiere francese addirittura ha abbandonato il campo inizialmente, per lanciare un messaggio contro questi gesti sgradevoli.
Purtroppo però a nulla è servito a quanto pare, visto che c’è ancora gente che continua ad essere razzista nei confronti del prossimo. Stavolta al centro di un caso di razzismo è finito Leao, con il portoghese ed il Milan che hanno replicato duramente a questo nuovo episodio.
Razzismo contro Leao sui social, la risposta del portoghese e del Milan
Leao non sta disputando sicuramente una delle sue migliori stagioni da quando è arrivato a Milano, con i gol che faticano ad arrivare in campionato. Purtroppo però qualche persona becera ha deciso di criticare il portoghese sui social, ma con toni e modi decisamente inopportuni e da condannare. Questo “tifoso” si è sfogato contro Leao, invitandolo ad andarsene dal Milan, ma facendo un chiaro riferimento anche al razzismo. Leao però ha prontamente risposto sui social: “Purtroppo nel mondo continua a esserci questo tipo di persone con la mente piccola…”.
Immediatamente dopo le parole del portoghese affidate ai propri canali social, è arrivato un duro comunicato del Milan: “Rafa siamo con te. Nella nostra tifoseria e nel calcio non c’è spazio per il razzismo”. Purtroppo ancora una volta il Milan si ritrova al centro di un caso di razzismo, che sono in costante aumento anziché diminuire. Esattamente un mese fa, il 20 gennaio, ad Udine durante il match tra i friulani ed il Milan, si è verificato un episodio di razzismo contro Maignan.
Alcuni sostenitori dell’Udinese hanno fatto partire dei cori e dei versi razzisti verso il portiere rossonero, che ha subito lasciato il campo infuriato per tali gesti. I provvedimenti disciplinari sono arrivati nei giorni successivi all’accaduto, con l’auspicio che non si fossero ripetuti, ma purtroppo non è stato così. Nel mirino stavolta c’è finito Leao, ma purtroppo determinate persone continuano a non capire la gravità di determinate azioni. Purtroppo, specialmente in Italia, gli episodi di razzismo continuano ad essere troppo frequenti, con le autorità che faticano a contenerli. La speranza è che al più presto tutto questo odio e razzismo possa cessare, perché il calcio – ma lo sport in generale – deve unire tutti nelle diversità, e non creare odio e distanza tra le persone.