Continua il caso aperto tra Leao e lo Sporting Lisbona. Il club è pronto ad effettuare un nuovo ricorso in tribunale.
Il Milan di Stefano Pioli viaggia verso il big match contro il Napoli, una sfida che vale tanto nell’economia della stagione rossonera. Infatti tanto della possibile rincorsa miracolosa allo Scudetto passa dagli scontri diretti. Quello con il Napoli ne assume le dimensioni, nonostante i partenopei non stiano vivendo un momento di forma straordinario. Inoltre il Milan dovrà appellarsi alla filosofia del “farne uno in più”, come spiegato da Pioli nella conferenza pre Udinese. Quindi, seguendo questa filosofia, le giocate di Leao diventano fondamentali, nonostante in stagione abbia le polveri un po’ bagnate. Inoltre il momento del portoghese non è idilliaco per altri motivi.
Infatti la battaglia legale tra Sporting Lisbona e Lille, con Leao oggetto del contendere, continua. Nel 2028 il club portoghese aveva chiesto un risarcimento per l’affaire Leao, con il giocatore reo di essersi svincolato illegalmente. Quindi la giustizia portoghese ha risposto punendo entrambe le parti in causa, ma per motivi diversi. A Leao spettavano 40mila euro di risarcimento per la vicenda, mentre allo Sporting 16,5 milioni di euro per la rescissione illegittima del contratto. Così Leao si è appellato alla Corte Costituzionale, vedendo però respinto il suo procedimento. Tuttavia la faccenda non è finita.
Lo Sporting Lisbona ha iniziato il processo di pignoramento dello stipendio di Leao nel 2022, raccogliendone circa il 20%. Parallelamente alla vicenda si è aperto anche un processo sportivo che vede il rimbalzo tra FIFA e TAS. In particolare lo Sporting Lisbona continua a chiedere un risarcimento molto più alto, di circa 45 milioni di euro. Richiesta effettuata al TAS di Losanna nel 202 ed accolta parzialmente nel 2022, responsabilizzando il Lille come parte in causa. Inoltre il Lille è diventato così il responsabile in solido del pagamento dell’indennizzo. Tradotto: devono pagare i francesi e non Leao.
Però la faccenda non è chiusa. Dopo la prima decisione, il TAS ha rimandato il tutto alla FIFA, in modo da stabilire quale fosse la cifra giusta da far versare nelle casse dello Sporting. Di conseguenza la FIFA si è basata sulla decisione della giustizia portoghese, ribadendo il concetto dei 16,5 milioni di euro. Decisione che naturalmente ha fatto infuriare lo Sporting Lisbona, convinto di essere parte ampiamente lesa nel procedimento giudiziario. Di conseguenza i portoghesi hanno annunciato tramite comunicato ufficiale che faranno il secondo ricorso al TAS di Losanna, entrando nel particolare della vicenda. Vicenda che però pare destinata a rimanere incagliata, siccome lo Sporting Lisbona è arrivato all’ultimo grado di giudizio.
This post was last modified on 8 Febbraio 2024 - 10:56