Mike Maignan è intervenuto ai microfoni di DAZN nel post partita di Milan-Udinese e ha commentato l’accaduto.
Il Milan di Stefano Pioli esce vincitore dalla pazza sfida al Bluenergy Stadium contro l’Udinese: i rossoneri vincono per 3 a 2 la sfida contro la squadra di Cioffi, ribaltando lo svantaggio subito ad inizio secondo tempo. Loftus-Cheek, Jovic e Okafor i marcatori per la squadra rossonera.
Da sottolineare il brutto episodio che ha segnato la partita, ovvero i cori razzisti nei confronti di Maignan, portiere del Milan.
Udinese-Milan, le parole di Maignan
Nel primo tempo, il match è stato sospeso dall’arbitro Maresca a causa degli insulti razzisti di alcuni tifosi dell’Udinese indirizzati all’estremo difensore rossonero Mike Maignan, che ha persino abbandonato il campo minacciando di non tornare più a giocare. Queste le parole durante l‘intervista a DAZN nel finale del match:
Dopo una serata così, di positivo c’è solo che abbiamo vinto. Nel primo tempo, alcuni tifosi hanno fatto il verso della scimmia: non è la prima volta che succede, dobbiamo far smettere questa gente. Ero molto arrabbiato, non deluso.
So bene cos’è successo: ho sentito il sostegno di tutti, è vero che quello che è successo è difficile da affrontare, ma noi siamo qua per giocare a calcio, per i nostri tifosi, e dare spettacolo. Ero dispiaciuto di andare negli spogliatoi, ma questo era un messaggio da dare, avevo il sostegno di tutti.
Maignan, a fine partita, ha avuto un piccolo confronto con Ibrahimovic, entrato da poco in società:
Ibra mi ha detto di rimanere forte nella testa e reagire, sta sera la miglior risposta a tutto era vincere.
Anche i tifosi mi hanno sostenuto; abbiamo fatto una bella partita alla fine, i tifosi sono con noi così come noi siamo con loro.
Veramente non volevo più giocare, ma siamo una famiglia e non potevo lasciare i miei compagni così.
Sulla stagione del Milan e sul possibile obiettivo Scudetto:
Con questa vittoria prendiamo più forza, pensare allo Scudetto ora è difficile: Inter e Juve stanno facendo bene, noi dobbiamo pensare a noi stessi. Non molliamo mai.