Duro attacco a Rafael Leao. L’ex calciatore punzecchia l’attaccante portoghese del Milan con le sue ultime dichiarazioni.
Rafael Leao continua ad essere uno dei nomi più chiacchierati del campionato di Serie A, tra tifosi e addetti ai lavori. La prima parte di stagione dell’attaccante portoghese è stata tutt’altro che spumeggiante, e lo dimostrano in maniera nitida i numeri raccolti sin qui dallo stesso calciatore ex Lille. Sono state appena 6 le reti messe a segno in 24 presenze collezionate con la maglia rossonera. I numeri non lasciano spazio ad interpretazioni, Rafael Leao sta facendo fatica ad incidere in questa stagione con la maglia del Milan, mettendo in mostra un rendimento a dir poco altalenante.
Sin qui la stagione di Rafael Leao è stata caratterizzata da più bassi che alti. La società rossonera si aspetta molto di più da un attaccante come lui, considerando sopratutto l’ingaggio monstre che attualmente il talento portoghese percepisce e il numero di maglia che indossa: la 10. Il calciatore classe 1999 è uno dei più pagati della Serie A, visto che percepisce 7 milioni all’anno. Cifra che per quanto creato tuttora in questa stagione da Rafael Leao, sembra stonare e non di poco.
Il momento no, da cui il Milan sta provando a venire fuori, non ha dicerto agevolato il lavoro di Rafael Leao. Ma proprio nei momenti difficili dovrebbe vedersi il carisma e la qualità di un campione, caratteristiche che deve avere un numero 10. Tuttavia, l’attaccante portoghese si è lasciato trascinare dal periodo buio che ha avvolto i rossoneri, non riuscendo a dare il suo concreto contributo, sia in campionato che in Champions League.
Rafael Leao è uno degli argomenti più gettonati in Serie A. Infatti, a margine della pre gara Udinese-Milan, negli studi di DAZN si è toccato proprio il tema legato all’attaccante portoghese. Il giocatore ex Lille rossonero è finito nel mirino dell’ex calciatore Marco Parolo, il quale non ha usato mezzi termini.
Parolo c’è andato giù pesante nei confronti del portoghese: “Viene sempre raddoppiato, a volte si intestardisce. Sembra quasi non voler mai uscire dalla zona di comfort, fare qualcosa in più. All’inizio dava quasi una sensazione di superiorità, ma ormai le difese hanno capito. Non ha un calcio verso la porta che fa male, quindi spetta a lui: manca lo scatto nella testa”.
L’ex calciatore ha poi dichiarato: “Calcolando tramite dei dati statistici, arrivati da Opta, lui avrebbe dovuto segnare 2,65 gol, in base a quello che ha creato, in tutte le presenze. Ma invece ha segnato 3 gol: è poco per essere Leao”.
In seguito, Marco Parolo si è concentrato sul contratto dell’attaccante portoghese: “Per essere Leao che ha rinnovato a quelle cifre al Milan; se tu fossi appena arrivato, ci può anche stare, ma ha appena rinnovato. Quando ha vinto lo Scudetto, viaggiava ad una cifra diversa dal punto di vista economico. A volte questi aspetti fanno la differenza”.
Parolo ha concluso con il dualismo Leao-Lautaro Martinez: “La differenza grossa che c’è oggi tra Inter e Milan sta anche in Lautaro e Leao: Lautaro è un punto di riferimento, è il primo che lotta, rincorre e da l’anima, e i compagni lo sanno. A volte, alcuni giocatori del Milan allargano le braccia verso Leao”.
This post was last modified on 20 Gennaio 2024 - 23:56