Chi ha visto Rafael Leao in campionato? Molti tifosi del Milan se lo chiedono, dal momento che il portoghese non trova il gol dal molto tempo. E un paragone tennistico rincara la dose
Partito titolare nell’11 schierato da Stefano Pioli contro la Roma, Rafael Leao macina chilometri sull’erba umida di San Siro. Ma senza riuscire a trovare la concretizzazione in rete.
Il fuoriclasse portoghese, infatti, sino ad ora ha disputato ben 17 partite in Serie A in questa stagione, considerando gli stop fisici che lo hanno messo a dura prova. Tuttavia ha messo a segno soltanto tre goal e ha confezionato cinque assist per i suoi compagni di squadra.
Numeri che, visti così, fanno pensare. I tifosi rossoneri si chiedono che fine abbia fatto il bomber che aveva incantato tutti nelle scorse stagioni, e che soprattutto aveva trovato uno splendido feeling con il gol. E tra i tanti appassionati, ha voluto dire la sua anche l’ex tennista Paolo Bertolucci.
Leao: il paragone tennistico che fa riflettere i Milanisti
In occasione della trasmissione pomeridiana Tutti Convocati in onda su Radio 24, l’ex tennista e grandissimo tifoso rossonero Paolo Bertolucci ha parlato del periodo che il Milan sta adesso attraversando. Ma soprattutto ha dedicato un’attenta riflessione al “caso Leao”, se così può essere definito.
Nel presentare la sfida di stasera fra Milan e Roma sulla Gazzetta dello Sport, lo sportivo ha paragonato Rafa Leao a Fabio Fognini, tennista italiano classe 1987 che ha occupato alcune delle posizioni più alte nei ranking ATP. Ma soprattutto noto per la sua mentalità sul rettangolo di gioco.
Rafa può essere paragonato a Fognini, talentuoso ma discontinuo. A 24 anni sarà difficile correggerlo: migliorarlo sì, ma le caratteristiche di base restano quelle.
Un paragone che ha subito scatenato la curiosità – ma anche le critiche – di tanti tifosi. E che ha meritato subito una puntualizzazione successiva proprio su Radio 24.
“Leao è estro, accelerazioni, ma anche assenze”: ecco cosa accomuna il numero 10 portoghese con Fabio Fognini. E che non può, invece, accomunarlo all’ultima star del tennis nostrano – e grande tifoso rossonero – Jannik Sinner, definito da Bertolucci “la concretezza fatta persona”.
Non una questione di valore, dunque, ma un paragone basato sulle caratteristiche dei due sportivi, entrambi vittime di numerosi alti e bassi durante un match.
Questo fa riflettere tutti i tifosi rossoneri su un fatto molto importante: a Leao deve essere concessa la possibilità di crescere. Ma, per farlo, il numero dieci rossonero deve dare delle risposte sul campo. E queste, purtroppo, si stanno facendo attendere da troppo tempo.