Come molto spesso accade fra i calciatori, è la fede calcistica che guida una persona a tirare i primi calci ad un pallone. Non sempre però – come in questo caso – si finisce per giocare nella squadra che si tifava da bambini.
Si sa, le bandiere nel calcio di oggi non esistono più. Si tende sempre a sottolineare quanto sia importante non affezionarsi ai calciatori che giocano nella squadra di cui si è tifosi, anche se, alla volte è davvero difficile. Così come è impensabile credere che ogni giocatore in maglia Milan, Inter o Juventus sia stato tifoso sin da bambino della medesima.
Quello che però può suscitare sgomento e lasciare tutti a bocca aperta è quando un ex bandiera di una squadra importante come l’Inter rivela d’esser stato tifoso rossonero da bambino. Per intenderci è come se Javier Zanetti, storico capitano dei nerazzurri nell’era Mourinho e del triplete, dichiarasse di esser stato sostenitore rossonero in età adolescenziale.
Beppe Bergomi: “La mia famiglia era milanista e anche io lo ero”
Avete capito bene, la bandiera dell’Inter, Beppe Bergomi era un grande tifoso del Milan sin da piccolo. Lo rivela lui stesso a Sportweek: “Non ho problemi a dirlo, mio padre era milanista e il 70% dei giocatori della Settalese lo era, io compreso”.
Nella sua intervista completa, l’opinionista di Sky Sport ha anche affermato di non aver avuto troppo dispiacere quando la società rossonera decise di non ingaggiarlo a causa della presenza di reumatismi nel sangue. In questo modo giustifica la scelta di accettare l’offerta dei nerazzurri, poco dopo. Egli si racconta così: “non feci troppi drammi, sapevo di poter continuare a giocare comunque e lo feci. Poi quando mi proposero all’Inter anche Milan e Juventus erano interessate ma andai a fare il provino per i nerazzurri. Tornai a casa e comunicai alla mia famiglia la scelta di indossare la maglia dell’Inter.”
Il resto è storia, Giuseppe Bergomi diventerà un vero e proprio riferimento in maglia Inter, indossando per molti anni la fascia di capitano e vincendo – fra gli altri – 1 scudetto, 3 coppe Uefa e 1 coppa Italia, senza dimenticare ovviamente il mondiale vinto con l’Italia nel 1982 in finale contro la Germania per 3-1.
L’ex difensore nerazzurro e della nazionale italiana parla anche di quanto sia difficile pensare che ogni giocatore abbia da sempre tifato i colori per cui gioca, proponendo un dilemma interessante: “Prendiamo Di Marco ad esempio, lui è milanese e interista ma tutti gli altri italiani che giocano nell’Inter siete sicuri che non abbiano tifato per altre squadre in passato?”. Poi giustamente, sta nella professionalità dei calciatori saper distinguere fra passione e lavoro, ma sarebbe ingenuo credere l’opposto.