Le parole del talento rossonero dopo l’esordio assoluto a San Siro.
Il Milan trova la terza vittoria consecutiva in campionato tra le mura amiche di San Siro, decisive le tre reti rifilate al Monza di Palladino. La compagine rossonera si è imposta egregiamente sui cugini brianzoli non lasciando alcuno scampo, dopo la delusione Champions si può tornare a sorridere.
Il match ha fatto registrare un esordio speciale da parte di Jan Carlo Simic, che ha trovato il gol pochi minuti dopo il suo ingresso in mezzo al campo. La rete del serbo ha messo in salvo il risultato, garantendo una grande tranquillità al Diavolo che ha saputo amministrare e addirittura aumentare il distacco, con la rete di Okafor.
Simic: “Sono sempre stato pronto, ringrazio i giocatori e lo staff “
A fine partita sono arrivate le parole di Simic, protagonista assoluto dell’incontro. Di seguito quanto riportato ai microfoni di DAZN:
“Per me è stato come un sogno, ma alla fine sono contento di aver aiutato la squadra, l’importante è stato vincere la partita. Mi hanno aiutato tutti, sia i giocatori che il mister. Proprio Pioli mi ha detto di stare sempre sul pezzo perché il mio momento poteva arrivare in qualsiasi istante, infatti quando mi ha chiamato ero già pronto. Dopo il gol non ho pensato a niente, ero già concentrato sulla partita per non far segnare il Monza. Dedico tutto questo ai miei genitori, mi hanno sempre supportato anche nei momenti più difficili. Vedere la loro emozione è stato davvero bello”.
Non sono mancate le dichiarazioni per Sky Sport, di seguito riportate:
“Sono contento per aver aiutato la squadra, segnare all’esordio è stato incredibile, come un sogno. Ho lavorato per questo.
Tifosi? Non ho sentito niente! Ero nel mio mondo. Sono contento anche per i miei genitori, sono venuti con me in Italia e mi aiutano ogni giorno anche nei momenti difficili. Sono grato a loro. Li abbraccerò, mia madre piangerà sicuramente, forse anche papà.
Sono sempre sul pezzo, può succedere sempre qualcosa. Sono contento di aver avuto la mia occasione. Qui è come una famiglia, sono contento di avere la possibilità di giocare. Il mio idolo è Maldini, fin da piccolo. Vedevo i video di come difendeva.
Quando il Milan si interessò a me, ero in palestra, me lo disse mio padre al telefono e io non gli credevo. Quando tornai a casa, parlammo quasi 5 ore su tutte le possibilità”.