Sul banco degli imputati, dopo la sconfitta di Bergamo, c’è Pioli su tutti; il noto giornalista esprime così il suo pensiero sul Milan
Tra i due litiganti, le altre perdono. È così che si può riassumere, ad ora, i due campionati opposti che portano avanti le prime due big del campionato e il resto della classifica, dalla terza posizione in giù. Juventus e Inter continuano la loro bagarre entusiasmante, mentre Napoli e Milan rimangono ferme a perdere punti importanti per strada, vedendo allontanarsi sempre di più il sogno scudetto.
Ebbene oramai il Milan, ma di più il Napoli, dovranno serenamente giocare per finire tra le prime quattro posizioni, senza la pressione di dover cucire ancora lo scudetto sul petto. Il Milan ieri sera ha messo in atto una prova che nella prima frazione è stata buona e convincente, ma nella ripresa invece è stata meno buona, facendosi dare spallate a destra e sinistra dall’Atalanta. Il Milan ora dovrà chiudersi in se stesso per fare, poi, mercoledì la partita della vita. Ad oggi però tanti tasti dolenti per Stefano Pioli.
Milan, di chi è la colpa?
Ora si cerca il colpevole per poter puntare il dito, ma il senso di responsabilità ricade su tutta la squadra.
Una delle partite più pazze del Milan in questo avvio di stagione. Un’altalena di emozioni che sono sfociate poi nella tristezza totale al 97′. Un’altra prestazione buttata al vento e punti persi, soprattutto.
Ora si cerca il colpevole, secondo il giornalista Fabio Ravezzani però sono più fattori a incidere. Queste le sue parole sul suo profilo X:
La discontinuità è una caratteristica del Milan: troppo giovane e con troppi esordi per diventare una squadra dominante. Il terzo posto è una buona conquista, malgrado tutto. Stefano Pioli non capisce però la partita e adopera dei cambi tardi e male. Chukwueze a destra invece un disastro.
Così il giornalista espone il suo pensiero sul momento del Milan. Un Pioli che decide di cambiare totalmente modulo a gara in corso cambiando gli interpreti, forse non adatti in quei ruoli, ed ecco che il disastro è fatto. Una rosa giovane che paga ancora di essere inesperta e non solida, soprattutto a risultato in svantaggio, che tende a mandare alle ortiche il risultato nel finale.
Dunque un completo disastro Milan con Stefano Pioli ancora al centro della gogna che adesso è per forza chiamato a porre in atto una serie di vittorie che possano salvare lui, il suo staff e, soprattutto, la squadra.