Una sconfitta che pone in evidenza molte problematiche; il ciclo di Pioli è finito da un pezzo, ma il capolinea si avvicina.
Da Bergamo passava una gara importante, passava una gara che poteva dare al Milan la seconda vittoria di fila in campionato ma, più importante, poteva dare un boost di fiducia e confidenza per ciò che sarebbe arrivato Mercoledì. Ora ci sono segnali preocupanti e per il Milan è notte fonda.
Muriel manda i Diavoli all’inferno
Una partita giocata magistralmente dall’Atalanta e preparata perfettamente da Gasperini; meno dal Milan.
La partita di ieri sera riporta i fantasmi del passato, ci riporta direttamente al 2019 quando l’Atalanta del Papu Gomez rifilò un severo 5-0 all’allora Milan di Pioli. Sono passati diversi anni, è passato uno scudetto, delle buone prestazioni in Champions League, ma il risultato dopo anni sembra essere lo stesso.
È stata comunque una gara giocata ad alte intensità. Sono stati concessi ben 5 gol, ha regalato delle parate monumentali di Mike Maignan, ma ha anche elargito il primo colpo di genio di Muriel. Il primo gol in questa stagione, ma che gol! Un tacco dolcissimo eseguito con la più grande nonchalance del campione inespresso.
I rossoneri, anche se inizialmente sembravano rispondere bene, si sono lasciati andare come spesso accade e nelle riprese c’è stata una forte componente psicologica che ha portato il Milan a non capire più nulla contro un’Atalanta che aveva intuito quali tasti premere.
Nota positiva di Jovic, che segna il secondo gol di fila e sembra iniziare a riprendere il feeling con la porta. Nota negativa di Calabria che si è completamente lasciato prendere dalla stizza sul fallo costato il secondo giallo; non da leader.
Il distacco dall’Inter e dalla Juventus ora è meritato. L’Atalanta rispedisce ancora una volta i Diavoli all’inferno, il ciclo di Pioli sembra essere sempre più vicino al capolinea e, forse, la sentenza arriverà già Mercoledì prossimo.