Milan quante critiche, l’ultima mette in guardia Stefano Pioli che deve ritrovare la vittoria contro una big
Il Milan nella giornata di oggi sarà impegnato in trasferta a Bergamo, alle ore 18 al Gewiss Stadium contro l’Atalanta di Gianpiero Gasperini. Entrambe le squadre non sembrano vivere un momento positivo. La stagione nerazzurra è negativa e la posizione che viene occupata dalla Dea è troppo distante rispetto all’obiettivo stagionale: la qualificazione in Champions League.
Discorso valevole per il Milan che vede il tricolore sempre più difficile da raggiungere con l’incubo della seconda stella sempre più a tinte nerazzurre dei cugini interisti. Intanto i rossoneri sono concentrati e dopo aver risolto i disagi offensivi grazie al gol di Jovic e al rientro di Giroud, Pioli deve soltanto fare i conti con le indisponibilità in difesa. Contro il Frosinone è stato spostato centrale Theo Hernandez e schierato il giovane Bartesaghi sull’out di sinistra.
Intanto molte critiche piovono sulla stagione rossonera in vista anche del match di Champions League programmato mercoledì 13 dicembre in trasferta contro il Newcastle in una sfida che deciderà in parte il destino rossonero. L’unica combinazione per il passaggio del turno vede la vittoria rossonera e quella del Borussia Dortmund sul PSG.
Ai microfoni di TMW, ha rilasciato alcune dichiarazioni Simone Braglia, ex portiere, che ha parlato del match tra Atalanta e Milan. Le sue sono dichiarazioni forti ma che esplicitano l’attuale realtà del Diavolo. Quello che ha lasciato intendere l’ex Genoa è che tra le fila rossonere c’è n’è e come di qualità ma il rebus principale coinvolge la continuità, vera e propria mancanza del Milan in questa stagione. “La vedo troppo discontinua – la frase dell’ex calciatore – . C’è poca identità, è già tanto se arriva in Champions”.
Pioli sta correndo ai ripari ma gli attuali 7 punti di distanza con la Juventus, seppur con una partita in meno, sembrano essere troppi per Braglia che ha definito la qualificazione in Champions League già una vera e propria impresa. L’elemento principale che sta disturbando la causa milanista riguarda la mancanza d’identità: fondamentale per la credibilità di una squadra, in questo caso dal blasone del Milan.
Una continuità problematica che se ritrovata, può far ambire il Milan a traguardi molto importanti che ad oggi sembrano essere davvero un miraggio. A poche ore dalla sfida Pioli è chiamato ad inventarsi qualcosa per vincere contro una squadra che viene da due pesanti sconfitte consecutive.