Giunge ancor più alla luce, dopo le ultime uscite, il problema targato Milan, con il dato che ha penalizzato di molto i rossoneri in questa stagione.
Tutt’altro che una situazione rosa e fiori ha accompagnato il Milan nelle ultime settimane. Per narrare il momento rossonero bisognerebbe infatti fare ordine all’interno di una mole di pensieri alquanto confusa e problematica. Il pareggio contro il Napoli subito in rimonta nonché le sconfitte contro Juventus e PSG rappresentano infatti solo la punta dell’iceberg di questa squadra, in cui momenti felici non accennano a balzare fuori. Per cominciare, la dose di infortuni maturata in quel di Milanello ha superato i confini di ogni logica, dato che si sta entrando appena nel terzo mese di stagione.
Figure come Sportiello, Kalulu, Loftus-Cheek, Pulisic e tante altre hanno infatti abdicato da parecchi match a causa di problemi fisici ridondanti, con la dose di assenze che non può però giustificare quanto visto sul campo. Il Milan deficita di mordente e Pioli è alquanto in confusione, come dimostrato da dei furiosi Giroud e Leao al momento del cambio di Napoli. Se a tutto ciò si aggiunge quindi un Maignan sotto tono ed un Theo Hernandez lontano parente di quanto visto fin qui in rossonero, ecco allora che la frittata è fatta. Un ulteriore problema potrebbe però essere la causa di alcuni risultati deludenti per i rossoneri.
Centrocampo Milan, l’assenza di gol ed il caso Reijnders
Ne abbiamo già parlato in precedenza, ma forse è arrivato il momento di aggiornare lo score a causa delle ulteriori partite disputate dal diavolo. Da inizio stagione, sono infatti ben 13 i match giocati dal Milan, caratterizzati da soli 18 gol (tutti in campionato). A preoccupare però, è che solo 1 fra questi ultimi è opera di un centrocampista, e risalente alla trasferta di Cagliari in cui a segno andò Loftus-Cheek.
Numeri parecchio sorprendenti per l’ambiente rossonero, che storicamente ha sempre trovato nel proprio centrocampo un reparto solido e prolifico, come dimostrato anche dalle varie reti segnate da Tonali, Brahim Diaz, Bennacer e Kessie negli scorsi anni. Eccoci dunque scalare un ulteriore gradino del discorso e collegarci al rendimento di Reijnders. Dietro all’olandese, seppur sia l’ultimo arrivato, potrebbe infatti nascondersi un importante sliding-doors.
Capace di cominciare il campionato in pompa magna, con prestazioni da vero senatore, l’ex PSV ha subito un crollo drastico di rendimento nelle ultime sfide, ed uno dei motivi è senz’altro l’ossessione verso la prima marcatura stagionale. Una marcatura più volte cercata senza successo da Reijnders, che alla sfortuna ha affiancato parecchi errori personali. Errori che un calciatore del Milan non potrebbe permettersi a certi livelli, come dimostrato dalle due occasioni sprecate contro il Napoli e costate ai rossoneri la rimonta nel secondo tempo. Un aspetto che il centrocampista necessita superare, prima che tale ossessione prenda il sopravvento. E chissà che l’arrivo della tanto cercata rete possa portare Reijnders a prendere finalmente le redini di un centrocampo apparso sufficiente ma poco brillante.