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Spalletti ‘inguaia’ Pioli e Leao: il paragone è un atto d’accusa

Spalletti ha messo nei guai Pioli e Leao: il paragone fatto è un atto d’accusa per i due milanisti

Nella serata di venerdì l’Italia ha battuto per 5-2 la Macedonia. Una vittoria importante per la nazionale in vista della prossima gara contro l’Ucraina. Nella partita che domani affronteranno gli azzurri, infatti, basterà un pareggio per qualificarsi all’Europeo in Germania. Gli uomini del ct Spalletti, seppur contro un avversario mediocre, hanno messo in campo un’ottima prestazione che ha permesso di portare a casa i tre punti. Ciò che sta maggiormente impressionando del tecnico toscano è la fiducia, la mentalità e la qualità di gioco che è riuscito a ridare alla nazionale dopo la mancata qualificazione al Mondiale.

Un compito non affatto semplice per un tecnico considerando anche il poco tempo a disposizione. Soprattutto gli ultimi due aspetti sono spesso criticati, invece, a Stefano Pioli. Il tecnico parmigiano spesso è finito sul banco degli imputati proprio per questi motivi. A non essere esente dalle critiche è anche Leao che è apparso spesso svogliato e poco cattivo in qualche partita. Aspetti su cui dovrà lavorare il portoghese per diventare un top player. Anche un altro aspetto, però, è stato messo a confronto tra l’operato di Spalletti all’Italia e quello di Pioli al Milan.

Il duro paragone tra l’Italia di Spalletti e il Milan di Pioli

A mettere a confronto l’Italia e il Milan – e soprattutto Spalletti e Pioli – è stato il giornalista De Paola con un editoriale su Sportitalia. “Il momento cruciale è quando Spalletti rimprovera Zaniolo che non si rialza in fretta perdendo tempo in inutili proteste. In quell’istante si vede la differenza fra un allenatore che non ha timore di alcun approccio perché è convinto delle proprie idee e chi, invece, cerca di non rompere gli equilibri con il proprio calciatore. Ci riferiamo a Pioli, allenatore – ottimo – del Milan”.

Confronto Spalletti-Pioli: l’accusa – LaPresse – spaziomilan.it

De Paola quindi si lancia nel paragone tra il comportamento di Spalletti e quello di Pioli che, a suo dire, non rimprovererebbe mai Leao se sta a terra o ciondola in campo. A dare manforte alla sua accusa porta un esempio: “Dove era Leao quando Giroud segnava contro il Paris Saint-Germain? Per terra, appunto, a lamentarsi, ma nessuno lo ha incalzato perché è difficile dire qualcosa al miglior elemento – in fase offensiva – di una squadra”.

Questo l’aspetto su cui il giornalista invita Pioli a lavorare maggiormente: la testa dei suoi calciatori. Un aspetto non affatto secondario per una squadra che, almeno a inizio stagione, era tra le pretendenti alla vittoria del campionato.

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Published by
Clemente Grimaldi