In casa Milan si torna a sognare grazie alla splendida vittoria sul PSG. In particolare, quest’ultima sfata un tabù risalente al 2009.
Crisi, sconfitte, malumori e mancanza di reti. Tutto svanito tra le mura di casa Milan, a causa di quanto visto in quel di San Siro contro il PSG. Il rossonero ha infatti dominato dal primo all’ultimo minuto di gioco, sorretto dai cori dei tifosi nonché dalla splendida coreografia vista ad inizio match, richiamante Matrix nonché la scenografia proposta proprio dai parigini al Parco dei Principi. Neanche il vantaggio targato Skriniar ha fermato quindi l’apoteosi diavolo, in una serata all’insegna della squadra ma anche del nome Milan.
Gli uomini di Pioli sono quindi stati in grado di portare sul campo quanto visto sugli spalti, dato che i proiettili parigini sono stati realmente fermati proprio da un’ottima armata rossonera. La rovesciata di Leao ed il super stacco di testa di Giroud hanno quindi funto da ciliegina sulla torta di una spedizione valsa al Milan la prima vittoria nel girone. Quota 5, dunque, per i rossoneri, che ora dovranno assolutamente centrare il successo anche contro il Borussia Dortmund per imporsi all’interno del gruppo più combattuto nel torneo.
Dopo il trionfo di oggi però, tutto appare meno difficile per il Milan. La vittoria sul PSG, infatti, non ha solo rappresentato la redenzione di una squadra in crisi, bensì anche la caduta di un tabù che viveva ormai dal 2009.
Non è solo la vittoria di un ritrovato Leao, di un Giroud sempre decisivo, di uno straripante Loftus-Cheek e di un Pioli oggi impeccabile. Milan-PSG rappresenta infatti la luce in fondo ad un tunnel alquanto lungo da attraversare nelle ultime settimane per i rossoneri, giunti al trionfo nel modo più poetico possibile. D’innanzi al proprio pubblico, contro l’avversario più ostico del girone e per giunta in rimonta.
In particolare, proprio quest’ultimo fattore ha sfatato un tabù che in casa Milan durava ormai dal 2009. Fu proprio quello l’anno in cui avvenne l’ultimo successo rossonero in Champions League partendo da una situazione di svantaggio. All’epoca, si giocava al Santiago Bernabeu e, come oggi, l’avversario d’innanzi era alquanto significativo. Trattasi ovviamente del Real Madrid, capace si trovare il vantaggio con Raul prima di vedersi rimontato dalle reti di Pirlo e Pato. Fu poi Drenthe a stabilire il pari a 15 minuti dalla fine, prima che il “papero” marcasse nuovamente e stanziasse l’incontro sul definitivo 2-3.
Insomma, se vi siano ancora dubbi sull’immortalità del Milan in Champions, soprattutto a confronto con i grandi club europei, tali dati potranno senz’altro elevare lo status dei rossoneri nel discorso.
This post was last modified on 8 Novembre 2023 - 04:29