Brutto periodo per il Milan, le cose non vanno e anche lui potrebbe dare di più.
Ieri sera il Milan ha perso 0-1 in casa contro l’Udinese. Una sconfitta che fa male ai rossoneri soprattutto per il modo in cui è arrivata. Il club meneghino non è mai stato di impensierire i friulani che hanno deciso il match grazie al rigore trasformato da Pereyra al 62′. Ora il Diavolo è in crisi di risultati.
Dopo la sosta per le nazionali di ottobre sono arrivate ben 3 sconfitte su 4 partite giocate. Troppo poco l’unico punto conquistato al Maradona per una squadra che vorrebbe contendere all’Inter la conquista dello scudetto. Inoltre, gli uomini di Pioli dovranno riattaccare la spina sin da subito.
Martedì sera, infatti, arriverà a San Siro il PSG. I parigini sono in ottima condizione considerando che abbiano vinto le ultime 5 partite giocate tra campionato e Champions League. Il Milan, proprio per non compromettere già ai gironi il proprio percorso nella massima competizione europea, dovrà conquistare un successo contro gli uomini di Luis Enrique.
Un risultato che – a oggi – sembra utopico considerando la prestazione contro l’Udinese che ha conquistato la prima vittoria stagionale. Tra i più criticati dopo ieri sera c’è Stefano Pioli che ha ricevuto una pessima valutazione nelle pagelle dell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.
Milan-Udinese, pessima valutazione per Pioli
Troppo brutto per essere vero il Milan sceso in campo ieri sera contro l’Udinese. Come emerso sui social e su vari quotidiani odierni, tra i responsabili c’è sicuramente Stefano Pioli. Il tecnico parmigiano non è stato risparmiato neanche dalla Gazzetta dello Sport che l’ha valutato con un 4.5 in pagella. Di seguito il giudizio della Rosea. “Raddoppia le punte, dimezza l’efficacia: partitaccia. Cento errori tecnici ma nessuna idea paga: squadra slegata, senz’anima“. Il riferimento alle due punte è dovuto alla scelta del tecnico di schierare nei primi 45′ in attacco la coppia Jovic-Giroud.
Una scelta che è parsa improvvisata e altamente insufficiente considerando che non sono mai riusciti a creare pericoli alla retroguardia avversaria. Il primo soprattutto è stato autore di una pessima prestazione che ha costretto Pioli a cambiarlo al termine della prima frazione di gioco. Le cose, però, non sono migliorate neanche nel secondo tempo in cui i rossoneri non sono riusciti a ribaltare lo svantaggio. Un Milan spento che dovrà ritrovarsi il prima possibile per non lasciar scappare l’Inter che ora ha un vantaggio di sei punti in classifica.