Quale sarà il futuro dell’attuale allenatore del Milan ancora non si sa, ma un fattore è certo: l’annuncio in diretta
Il cammino in Serie A del Milan di Stefano Pioli sta per ripartire: dopo la pausa nazionali, i rossoneri scenderanno in campo sabato 25 novembre, alle ore 20:45, contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Una sfida determinante ai fini della Classifica, visto che una vittoria della Viola porterebbe le due squadre a pari punti; una vittoria del Milan, invece, può essere determinante per provare a recuperare qualche punto su Juventus e Inter, che si affronteranno nel Sunday match del 26 novembre.
Il Milan è chiamato a ripartire con una vittoria: i 3 punti in Campionato non si vedono da quattro partite consecutive, frutto di due sconfitte e due pareggi; questi ultimi, sono arrivati dopo che la squadra rossonera comandava con un doppio vantaggio.
Gli uomini di Pioli devono ritrovare un po’ di fiducia e continuità, mettendo in campo una prova come quella contro il Paris Saint Germain in Champions, che ha riaperto le speranze dei rossoneri in una qualificazione agli ottavi.
Nelle ultime uscite, ad essere al centro delle critiche nell’ambiente rossonero è stato l’allenatore Stefano Pioli. Il tecnico parmense è arrivato sulla panchina del Diavolo nel 2019, ha vinto uno Scudetto e l’anno scorso ha riportato il Milan in semifinale di Champions. Tuttavia, in questo inizio di stagione è proprio il tecnico rossonero ad essere al centro delle critiche, soprattutto dopo i risultati nell’ultimo periodo.
Spesso i tifosi rossoneri si sono esposti con i soliti hashtag #Pioliout, ma la società rossonera sembrerebbe non aver mai preso in considerazione questa possibilità, confermando la fiducia nel tecnico e nel lavoro svolto.
Sul tema è intervenuto anche Demetrio Albertini, ex centrocampista, che ha indossato la maglia rossonera dal 1991 al 2002. Queste le sue parole in un’intervista a Tuttosport:
Pioli mi piace molto. Finora ha fatto molto bene e ha ottenuto risultati. È giusto che finisca il suo percorso restando almeno fino a maggio. L’esonero è sempre un momento di sconfitta per la società.
L’ex calciatore rossonero e della Nazionale italiana, che dopo il ritiro ha aperto una sua società di sport marketing, è convinto che Pioli possa e debba finire la stagione al Milan, anche per dare continuità al lavoro cominciato in questa stagione, con i numerosi acquisti durante il calciomercato, e portare a termine almeno la qualificazione alla prossima Champions League.