Ospite del DLA Piper Sport Forum presso lo stadio di San Siro a Milano, l’amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani ha parlato del passato, del presente e del futuro della società rossonera.
Il Milan non sta vivendo sul rettangolo di gioco il periodo di suo massimo splendore. Ma in passato, anzi, qualche anno fa, l’aria che si respirava fra le mura di Milanello era ancora più pesante. O almeno così ne ha parlato oggi l’ad rossonero Giorgio Furlani.
Durante un meeting con Luigi De Siervo, ad della Lega Serie A, e Urbano Cairo, presidente del Torino calcio e numero uno di RCS, il dirigente rossonero è tornato a parlare del periodo passato sull’orlo del fallimento e delle strategie che nel presente e nel futuro si stanno mettendo in moto per la squadra. Senza fare un accenno alla questione stadio.
C’è stato, quando ero con Elliott, un finanziamento di controllo e poi Elliott è diventato proprietario per caso, per sbaglio, per fallimento dell’azionista. La società Milan non era sostenibile come lo è oggi e sì, era vicina al fallimento.
Queste le parole con cui Furlani ha aperto il valzer sui retroscena della vendita della società rossonera da Elliot a RedBird lo scorso agosto.
Un passaggio che ha portato il Milan a subire una vera e propria rifondazione basata su quattro pilastri effettivi: il successo sportivo, alla base di ogni progetto rossonero, nel rispetto del suo DNA. L’aggiustamento dei costi, soprattutto sul fronte calciatori, troppo alti per le performance. In terza battuta gli investimenti nell’area commerciale per avere ricavi da reinvestire per la squadra.
E, ultimo ma non ultimo, il nuovo stadio, per cui i dirigenti avevano tentato un San Siro bis. Ma ormai la strada è tracciata verso San Donato. Solo allora la macchina Milan potrà dirsi nuovamente perfetta.
This post was last modified on 22 Novembre 2023 - 10:52