Parole forti e dure nei confronti di Carlo Ancelotti: l’ex leggenda non usa mezzi termini per commentare la situazione.
È tra i migliori allenatori della storia del calcio. È tra gli allenatori più vincenti di sempre con 23 trofei conquistati. È uno dei più amati dai propri tifosi. È la storia del Milan. È semplicemente Carlo Ancelotti.
Quando si parla di Re Carlo è difficile ricordare tutti i record da lui battuti. Possiamo dire che è l’unico allenatore ad aver vinto lo scudetto nei cinque maggiori campionati (Italia, Spagna, Francia, Germania, Inghilterra) ed è colui ad aver vinto più competizioni UEFA per club tra Real Madrid, Milan e Juventus.
Attualmente, Ancelotti è sulla panchina del Real Madrid, club con il quale ha vinto dieci competizioni, ma il suo contratto è in scadenza nel giugno del 2024, al termine di questa stagione. Da tempo i susseguono voci su un suo possibile approdo sulla panchina del Brasile, per un ruolo inedito.
Ancelotti-Brasile, la leggenda brasiliana non ci sta
In Brasile si parlava di un accordo già trovato tra l’allenatore di Reggiolo e la Federazione brasiliana, ma è stato lo stesso Ancelotti a smentire a più riprese questi rumors, confermando di essere focalizzato solo sul Real Madrid. Eppure, il contratto con i Blancos scade tra qualche mese e questa potrebbe non essere la sua ultima esperienza in carriera.
Nella giornata di ieri, dal Brasile, sono arrivate però delle parole forti da parte di Romario, leggenda del calcio brasiliano. L’ex attaccante del Barcellona ha fatto capire di non gradire l’insediamento di Ancelotti sulla panchina della Seleçao, senza usare mezzi termini in un’intervista rilasciata a Panorama Esportivo.
Che si fotta Ancelotti, io voglio Diniz fino alla fine, è il miglior allenatore che abbiamo. Con la selezione non ha lo stesso materiale che può dedicare nel club, ovvero l’allenamento, fa quello che può. Nelle ultime due partite ha pareggiato e perso ma nessuno vince sempre.
Romario esprime la sua solidarietà e appoggio a Fernando Diniz, commissario tecnico ad interim. Ancelotti potrebbe essere solo il quarto allenatore straniero nella storia del Brasile, il primo in quasi 60 anni. Ma se Ancelotti dovesse insediarsi sulla panchina brasiliana, sa già che non avrà tutti dalla sua parte.