Svelato un retroscena di mercato che avrebbe potuto cambiare la fisionomia della rosa del Milan se fosse andato in porta la scorsa estate
Nel corso di una campagna trasferimenti possono cambiare in poco tempo molte dinamiche e strategie. Il Milan nell’ultima estate ha vissuto una rivoluzione nel suo organigramma che ha avuto come naturale conseguenza il cambio di piani in sede di mercato. Un obiettivo a lungo cercato dal Milan secondo gli organi di informazione, è stato poi cancellato dagli obiettivi. Il suo entourage ha però confermato in queste ore come la vecchia dirigenza dei rossoneri fosse stata davvero vicino a raggiungere la firma del calciatore.
L’agente di Kamada conferma che sul suo assistito il Milan ci è andato davvero vicino
A parlare è Gianluca Di Carlo, agente FIFA e intermediario di calciomercato, che si è concesso ai microfoni dei colleghi di Sportitalia. Nel corso del suo intervento il procuratore FIFA ha parlato di diversi suoi assistiti compreso Daichi Kamada che conferma essere stato ad un passo dal Milan nel corso della scorsa estate.
Il trequartista giapponese era stato individuato da Paolo Maldini e Frederick Massara come il rinforzo giusto per la squadra di Stefano Pioli ma alla fine ci fu un ribaltone nel piano dirigenziale rossonero che portò anche alla modifica delle strategie di mercato e di quelli che sono naturalmente gli obiettivi sondati. Queste le parole di Di Carlo in merito che confermano come sul suo assistito ci fossero moli big club europei: “Era a parametro zero e tante società lo volevano: Milan, Liverpool, Benfica, Real Sociedad. I rossoneri cambiarono management e mi risulta che non ci fossero più i riferimenti per gli accordi che erano stati presi”.
In seguito Di Carlo ha poi aggiunto anche: “La Lazio ha fiutato l’affare e all’entourage è piaciuta l’ipotesi, non senza ingerenze di altri club. Parliamo di un giocatore che normalmente sarebbe costato 27-28 milioni”.Â
L’agente del giocatore fa dunque i complimenti alla Lazio per essersi assicurata un giocatore che aveva molte richieste in estate. Chissà come sarebbe cambiata la fisionomia dell’attacco del Milan se sulla trequarti fosse stato scelto il giapponese. Magari Pioli non avrebbe avuto a disposizione altri nuovi acquisti come Christian Pulisic o Samuel Chukwueze perché non sarebbe più stati delle priorità per la dirigenza del club di via Aldo Rossi.