Bobo Vieri elogia il numero dieci rossonero Rafael Leao, ma Cassano non è d’accordo con il suo collega e la risposta spiazza tutti
Il programma di Christian Vieri su Twitch, la Bobo TV, è diventato senza dubbio un grande successo. Durante le puntate si parla per lo più di calcio, commenti sulle partite, sui giocatori ecc. e Vieri è accompagnato dalla presenza fissa di Antonio Cassano, Daniele Adani e Ventola, ex calciatori e grandi amici. Nell’ultima puntata andata in onda ieri sera tra i vari temi trattati c’è stato anche il big match Milan-Lazio di sabato pomeriggio, vinto dai rossoneri per 2-0.
Mentre si parlava della gara, Vieri ha voluto soffermarsi sulla prestazione di un giocatore in particolare, ormai diventato una delle punte di diamante di questo Milan: Rafael Leao. Secondo Vieri il Milan ha vinto per merito dell’attaccante portoghese, Bobo l’ha definito un giocatore devastante che è in grado di vincere da solo le partite. “Per me è incontenibile oggi come oggi, ancora più dell’anno scorso perché ora sa di essere forte forte” ha detto l’ex giocatore, che ha continuato etichettando Leao come un giocatore fuori norma per la sua bravura, a detta di Vieri il numero dieci rossonero potrà essere anche discontinuo ma quando c’è è tutta un’altra storia. “Lui se sta bene il Milan vince le partite: ecco come la vedo io” ha continuato.
Cassano contro Vieri su Leao: il commento
Per dare ancora più fede alle sue parole, Vieri ha raccontato un aneddoto dell’anno scorso quando andò a San Siro a vedere il Milan, l’ex bomber ha raccontato che durante quella gara i tifosi urlavano contro Leao che era arrivato il momento di venderlo perché non lo sopportavano più, poi dopo 30 secondi tutti lo amavano: “Lui ti fa impazzire, e i giocatori di quel tipo là ti fanno andare fuori di cervello” ha concluso Bobo.
Ovviamente al pensiero di Vieri non poteva che trovarsi in disaccordo Cassano, che non si è fatto problemi a controbattere, l’ex giocatore ha infatti definito il campionato italiano farlocco, perché i giocatori che in Serie A fanno due giocate e segnano poi arrivano contro le grandi squadre e in campo spariscono. “È troppo veloce, è forte fisicamente, ma a me non sposta di un millimetro. Perché dobbiamo analizzare il Milan e lo continuo a dire: non è né carne né pesce perché un giocatore di certo livello va in determinati stadi e fa la differenza” ha concluso Cassano.