Cambiano gli interpreti, cambia il volto del Milan.
Dopo 45 minuti di poco o niente, Pioli decide di rivedere i propri piani: dentro Leao, Giroud, Pulisic, Calabria.
Risultato? Una vittoria folle e la vetta della classifica, a più due dall’Inter seconda.
L’interrogativo che ci poniamo è: un turnover così evidente, prima di due settimane di sosta nazionali, era necessario?
Rivoluzione in attacco: l’azzardo non paga
Per la prima volta, Okafor, Jovic e Chukwueze partono insieme dal primo minuto. Stravolgendo il tridente d’attacco Pioli ha corso un grosso rischio, rischio che ieri non ha pagato.
Negli ultimi anni, il turnover dopo partite di coppa (europea e non) è diventato sempre più un automatismo. Talvolta questo non è imprescindibile e il rischio è di inceppare in brutti passi falsi.
Per fortuna del Milan, quella di ieri sera non è stata una serata storta. Lo zampino di Pulisic e il coraggio di Giroud hanno regalato ai rossoneri tre punti d’oro, contro un Genoa che in questa Serie A avrà certamente modo di dire la sua.