Theo sottotono? Pioli risponde in conferenza: “C’è un motivo”

Alla vigilia del match contro il Napoli, Stefano Pioli ha parlato anche di Theo Hernandez in conferenza stampa. 

Mancano poche più di 24 ore al match tra Napoli e Milan, il secondo dei due big match della decima giornata di Serie A, dopo Inter-Roma. I partenopei si trovano a -4 dai rossoneri e, con una vittoria, avrebbero la possibilità di accorciare ulteriormente la classifica del campionato, in attesa di scoprire anche i risultati delle rivali Inter, Juventus e Fiorentina.

I rossoneri, dal canto suo, proveranno a portare a casa i 3 punti dopo la sconfitta della scorsa settimana subita contro la Juventus, che si è avvicinata proprio al Milan. Una sfida dunque che regalerà non poche emozioni, dopo quella tra nerazzurri e giallorossi.

Theo Hernandez non più incisivo, Pioli risponde

Alla vigilia del match contro il Napoli di Rudi Garcia, Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti e presentare la gara contro i partenopei. Per il tecnico rossonero c’è stato spazio anche per domande sull’esterno francese Theo Hernandez, che in questo avvio di stagione sembrerebbe avere qualcosa in meno rispetto le ultime due stagioni.

Le parole di Pioli su Theo
Theo e Pioli LaPresse spaziomilan.it

Theo, che ha saltato la sfida contro la Juventus, causa squalifica, è rientrato in occasione del match di Champions contro il PSG, affrontando così di fatto il fratello Lucas. Le sue prestazioni fino a qui sono un pò sottotono, ma il tecnico rossonero non è preoccupato e spiega il motivo:

Stiamo sviluppando una fase offensiva diversa sulla sinistra, quindi è normale che sia un po’ meno prorompente sulla fascia e sia un po’ più di appoggio. Lui sa che è fortissimo e che deve alzare il livello. Mercoledì in Champions penso siamo stati vicini all’altissimo livello, ma vanno fatti dei passettini in avanti; Theo è uno di quei giocatori che può aiutarci ad arrivare a quel livello. 

Dalle parole di Pioli, dunque, si evince che l’allenatore rossonero sta provando a svolgere un lavoro diverso rispetto le passate stagioni, con l’esterno in un ruolo più centrale al gioco.

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