Polemiche in casa Milan, Pioli sotto processo per i cambi: la considerazione su Ibra che mette in discussione l’allenatore rossonero
Aria pesante in casa Milan. Dopo il pareggio contro il Napoli al Diego Armando Maradona il suo allenatore finisce sotto la lente di ingrandimento. Un 2-2 arrivato dopo essere andati avanti per 2-0 e che ha un retrogusto amaro visto tutto il primo tempo a favore dei rossoneri.
Un doppio vantaggio che aveva stregato tutti, figlio di una prestazione sontuosa, rovinata da un secondo tempo totalmente diverso. Sul banco degli imputati, questa volta, non sono stati messi i giocatori in primis, ma Stefano Pioli.
Il tecnico ha deciso di far uscire anzitempo Giroud e Leao, due tra i più importanti giocatori e leader dello spogliatoio, per inserire forze fresche. Una scelta opinata dai più, ritenuta fuoriluogo per l’andamento della partita visto il pareggio subito una ventina di minuti prima.
I cambi non sono stati apprezzati neanche dai diretti interessati, in particolare il francese ha reagito bruscamente e in modo plateale. L’attaccante ha poi chiarito nelle interviste post-partita che la reazione era dovuta alla voglia di rimanere in campo per aiutare i propri compagni, non per contrasti verso l’allenatore.
Resta, però, il dubbio che Pioli non abbia più le redini dello spogliatoio in mano. Scelte tecniche e tattiche che hanno inevitabilmente fatto riflettere e che fanno emergere la confusione che sta attraverso il Milan in questo periodo.
Basti pensare all’intervista rilasciata da Calabria dopo la sconfitta pesante contro il Paris Saint-Germain in Champions League. Le parole del capitano non hanno lasciato alcun dubbio: quella del terzino è stata una vera e propria strigliata nei confronti dei compagni e del mister.
Pioli via dal Milan, pieni poteri a Ibra
Dichiarazioni alle quali Pioli ha voluto rispondere prontamente giustificandole come sintomo di stanchezza e poca lucidità del giocatore. Un botta e risposta che alimenta ancora di più un possibile scricchiolio di panchina per l’allenatore rossonero.
Davanti il Milan ha un mese difficile, con tre sfide tutte da giocare a San Siro: il ritorno in Champions contro il Psg, la Fiorentina di Italiano quinta in campionato, e poi il match con il Dortmund.
Il giorno dopo la partita contro il Napoli Fabio Ravezzani, giornalista e conduttore televisivo, analizza il momento negativo del Milan con una considerazione sui social tutt’altro che rassicurante: gli episodi di protesta potrebbero essere una vera e propria frattura per lo spogliatoio.
Il segno che nella società rossonera è necessario un cambio in panchina repentino: “Serve dare pieni poteri a Ibra immediatamente e in panchina con Abate o come tutor del tecnico”. Pieni poteri agli ex rossoneri che spodesterebbero, così, Pioli per alleggerire un ambiente ormai troppo pesante.