La situazione in casa Milan sembra essere grave. I numeri in Champions League hanno spiazzato Stefano Pioli.
Il Milan viaggia in Serie A mano nella mano con i cugini dell’Inter con 18 punti nel taschino. Solo la sconfitta bruciante nel derby ha stoppato il cammino dei rossoneri in campionato. Un cammino quantomeno soddisfacente dato dagli sforzi economici dell’estate. Tuttavia in Champions League la musica sembra essere ben diversa per la squadra di Pioli.
Infatti nelle prime due uscite europee, il Diavolo ha raccolto due pareggi, entrambi per 0-0. Se da un lato la statistica mostra un Milan solido in fase difensiva, dall’altro lato c’è una carenza evidente in fase realizzativa, anche quando Rafael Leao sembra veramente ispirato.
Partiamo proprio da Leao perché è inevitabile. Non è un caso che i rossoneri abbiano una marcia in più quando il talento portoghese riesce ad esprimersi al meglio. Infatti tanto, forse troppo, del potenziale offensivo del Milan passa chiaramente dalle sgasate di Leao. Tuttavia una serata no del 10 rossonero non basta a spiegare la carenza di gol segnati dal Diavolo in Champions, in particolare se messa in relazione con quanto fatto in Serie A.
La squadra di Pioli viaggia ad una media di 2.14 gol segnati a partita, mentre ne incassa 1.14. Ovviamente il dato dei gol subiti è fortemente influenzato dal derby perso per 5-1, mentre la sterilità offensiva nelle notti europee vede cause più ampie.
Milan, sterilità offensiva
In particolare le zero reti segnate dal Milan nelle prime due partite di Champions League sono un dato allarmante per Pioli. Infatti non era mai successo nella storia europea dei rossoneri che il gol stentasse ad arrivare per ben quattro partite consecutive. Ovviamente il percorso del Milan nel girone è tutt’altro che compromesso, ma due punti in due partite non sono un bottino da spedizione vittoriosa. Anche perché il Diavolo ha mostrato, sia con il Newcastle che con il Borussia Dortmund, di riuscire a creare diverse palle gol, ma Giroud & Co fanno fatica a segnare.
In particolare, per ciò che riguarda la partita con il Borussia, proprio Giroud e Chukwueze si sono divorati le occasioni più importanti, occasioni che avrebbero fatto svoltare la partita. Infatti il Milan ha creato ben 3 palle gol interessanti, però mai sfruttate dai finalizzatori rossoneri. In particolare Olivier Giroud sta faticando molto in Champions, mentre in Serie A lo score è sempre importante.
A dimostrazione di quanto la carta d’identità conti nelle frenetiche sfide europee, carta d’identità che ormai non sorride più al francese. Inoltre ciò potrebbe portare a pensare che al Milan serva un centravanti titolare, non un vice Giroud. Dunque attenzione massima per Stefano Pioli: se il Milan non dovesse passare il girone, la dirigenza rossonera potrebbe davvero pensare ad un cambio di guida per la prossima stagione.