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L’ex Milan non ci sta: “Ero il migliore, ma non mi hanno fatto rimanere”

In una recente intervista, l’ex giocatore rossonero si è lasciato andare a dichiarazioni piuttosto forti in merito al suo addio al Milan.

Nella cosiddetta “banter era” del Milan, ovvero gli ultimi anni della gestione Berlusconi e i primi di quella cinese di Yonghong Li, dalle parti di Milanello vi è stato un continuo via vai di giocatori. Alla luce di prestazioni non proprio eccellenti, alcuni di loro sono passati alla storia come vere e proprie meteore rossonere. Altri invece, pur avendo vestito la maglia del Diavolo solo per un breve periodo, sono entrati nel cuore della tifoseria, divenendone degli idoli. In quest’ultima categoria, rientra senza ombra di dubbio Adel Taarabt.

Preso in prestito dal Queens Park Rangers nell’ultimo giorno del mercato invernale della stagione 2013-14, il fantasista marocchino si è rivelato un vero e proprio craque nei suoi 6 mesi a Milano, sotto la guida dell’allenatore Clarence Seedorf (subentrato nei mesi precedenti all’esonerato Massimiliano Allegri): tante giocate di qualità in mezzo al campo, ma soprattutto 4 gol e 2 assist in 14 presenze in Serie A. Di quell’esperienza, ma anche del suo controverso addio, è tornato a parlare lo stesso trequartista classe ’89 in un’intervista rilasciata ad Abu Dhabi Sports Tv.

Milan, senti Taarabt: “Kakà o Balotelli? No, il migliore ero io”

Ai microfoni dell’emittente degli Emirati Arabi Uniti, Taarabt ha manifestato tutto il proprio disappunto per il mancato riscatto del suo cartellino da parte del Milan nell’estate successiva al suo arrivo. “Il mio periodo al Milan fu breve, ma all’epoca ero il miglior giocatore nonostante la presenza di gente come Kakà, Robinho, El Shaarawy e Balotelliha sentenziato innanzitutto il marocchino, spiegando poi come il suo addio sia stato una conseguenza del cambio di allenatore sulla panchina rossonera. “Inzaghi aveva idee diverse” ha aggiunto a supporto della sua tesi.

Ex Milan, Taarabt racconta: “Inaspettato l’addio” – LaPresse – SpazioMilan.it

Il giocatore, oggi all’Al-Nasr (non quello di CR7 come si potrebbe erroneamente pensare), ha poi svelato come il suo drastico calo di rendimento negli anni successivi sia stato in parte dovuto proprio al dispiacere provocatogli dall’indigesto addio: “Persi un anno intero perché non riuscivo a capire come mai non sono rimasto nel club“.

Infine, Taarabt ci ha tenuto a precisare come, pur sentendosi un po’ frustrato per come sia finita (“Avevo lavorato una vita intera per arrivare in un club così importante”), comunque continui a supportare il Milan: “Fa parte della mia carriera, è un club che amo e seguo costantemente“.

This post was last modified on 6 Ottobre 2023 - 22:29

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Published by
Ruggero Gambino