Qualche giorno fa Arrigo Sacchi aveva criticato Rafa Leao per il modo di giocare. L’ex tecnico rossonero ha rincarato la dose sul portoghese in un’intervista alla Gazzetta
Rialzare subito la testa è l’imperativo categorico a Milanello. Una sconfitta non può cancellare le ottime prove offerte finora dal Milan, che non può e non deve farsi scoraggiare dall’1-0 inflitto domenica scorsa dalla Juventus. I ritmi forsennati impongono di rimuovere gli errori commessi contro i bianconeri e ricominciare a correre, già da domani. Il campionato per il momento va messo da parte, è tempo di Champions League, in cui i rossoneri non possono più commettere passi falsi dopo il doppio pareggio a reti bianche maturato nelle prime due giornate.
Al “Parco dei Principi” il Paris Saint Germain attende al varco la squadra di Pioli, che non deve farsi intimorire dalle stelle che illuminano l’impianto parigino. Seppur fenomenale, la formazione di Luis Enrique ha talvolta dimostrato di non essere implacabile. Anzi, la pesante debacle di Newcastle ha mostrato tutte le fragilità della retroguardia. Ecco perchè il Diavolo dovrà sferrare la propria arma migliore: Rafael Leao. Sull’out di sinistra sarà fuoco e fiamme: la fascia vedrà una sfida ad alta velocità tra il portoghese e Achraf Hakimi, freccia del PSG tuttavia non irresistibile in fase difensiva. Il numero 10 dovrà mettere da parte la performance opaca di domenica e riprendersi sulle spalle il Milan.
Leao, Sacchi rincara la dose: che bordata al portoghese
Non tutti sono però ancora convinti delle capacità da leader di Leao. Pochi giorni fa un commento illustre aveva dichiarato come, nella propria formazione tipo, il portoghese non avrebbe trovato spazio in quanto non collaborativo nella fase di non possesso. In un’intervista concessa a “La Gazzetta dello Sport”, Arrigo Sacchi ha nuovamente preso di mira l’ex Sporting Lisbona :
“Leao ha grandissime qualità, ma da sole non bastano. Non c’è continuità nel suo rendimento. O è decisivo, o non fa nulla”.
L’ex glorioso tecnico milanista ha sottolineato in rosso la scarsa continuità nelle prestazioni del classe 1999, che chiaramente non va a beneficio di tutta la squadra. Sebbene il calciatore abbia dato tanto al club, Sacchi è convinto che talvolta l’ala non esprima il giusto atteggiamento all’interno del rettangolo verde. Una situazione che Stefano Pioli, stimato dall’ex c.t. della Nazionale, potrebbe risolvere col tempo per migliorare questi cali di tensione che affliggono il numero 10.