Quando venne acquistato dal Milan, nell’estate del 2015, fu uno dei colpi più interessanti e stuzzicanti per la Serie A, tant’è che i tifosi si aspettavano molto da lui. Otto anni dopo, la parabola dell’ex rossonero sorprende tutti.
Quando sbarcò in casa Milan, nell’estate del 2015, tutti si aspettavano un rendimento di alto livello. E in parte Carlos Bacca, bomber che all’epoca arrivò dal Siviglia, ha soddisfatto anche le attese da parte dei tifosi e degli addetti ai lavori. Il colombiano sbarcò in Serie A con un affare da capogiro: servirono infatti ben 30 milioni di euro per strapparlo al club spagnolo, cifra che aumentò inevitabilmente l’hype sul calciatore che vantava una certa esperienza in Europa, considerando i numerosi successi con il Siviglia anche in campo internazionale.
Ma che fine ha fatto Carlos Bacca? Il suo impatto con la realtà rossonera non è stata poi pienamente devastante: basti pensare che alla fine il calciatore disse addio al Diavolo dopo solo due stagioni, accasandosi al Villarreal con un affare in prestito con diritto di riscatto, attivato poi dal club de La Liga, per un totale di poco inferiore ai 10 milioni di euro. Cifra non esorbitante, considerando quella servita dai rossoneri per strapparlo ai tempi al Siviglia.
Parabola incredibile per Bacca: dove gioca ora
I tifosi riponevano in lui tante speranze, ma alla fine è andata non esattamente come sperato: Carlos Bacca ora non gioca più in Europa, confermando quella che è stata una parabola discendente da non credere, quasi inaspettata soltanto qualche anno fa.
La sensazione, in ogni caso, è che le sue caratteristiche venissero esaltare più nel campionato spagnolo piuttosto che nella nostra Serie A, visto che Bacca le sue cose migliori le ha fatte vedere proprio ne La Liga, pur lasciando un buon ricordo tra i tifosi del Diavolo. Nella scorsa estate (dopo l’addio al Granada, ndr), l’ex rossonero era rimasto svincolato, salvo poi celebrare il suo ritorno in patria. Lo scorso 13 luglio 2022 Bacca fa ufficialmente ritorno nel suo Paese dopo ben dieci anni, unendosi all’Atletico Junior, squadra che per prima lo aveva lanciato nel professionismo, inizio di una carriera caratterizzata da alti e, anche, da qualche basso di troppo nella sua esperienza in rossonero.
Il colombiano resta comunque un calciatore dalla carriera validissima, considerando che a fine agosto ha raggiunto la formidabile quota dei 300 gol nel mondo del professionismo dall’inizio della sua carriera (di cui 34 in tutte le competizioni in maglia Milan, ndr).