Il Milan vive giorni di ansia a causa della sparizione di uno dei calciatori facenti parte della rosa giovanile ora in prestito in Svezia.
I giovani rossoneri stanno vivendo una stagione molto importante con la formazione Primavera e la società ha dimostrato di credere in maniera importante nel nuovo progetto che sta nascendo. La squadra di Ignazio Abate è una delle migliori del momento ma in estate ha deciso anche di mandare qualche calciatore in prestito per fargli fare esperienza e poi riaccoglierlo a fine stagione.
Il futuro del Milan passa obbligatoriamente dallo sviluppo dei migliori talenti giovani che già fanno parte della rosa e che possono diventare una risorsa per il club.
Milan, ansia per un calciatore sparito
In estate il Milan ha deciso di mandare in prestito tanti calciatori della squadra Primavera per permettergli di fare esperienza e valutarne, poi, a fine stagione, le qualità e i miglioramenti dopo un anno in campionati diversi.
Anche Emil Roback, attaccante classe 2003 di nazionalità svedese, ha lasciato i rossoneri per raggiungere nuovamente il campionato del Nord Europa e vestire la maglia dell’IFK Norrköping.
Zlatan Ibrahimovic ha sempre tessuto le lodi di Roback e lo ha accolto sotto la sua ala protettiva quando vestivano entrambi la maglia del Milan. Il campione svedese lo ha definito il futuro della Svezia e il bomber delle prossime stagioni del Milan. Per questo la società ha deciso di fargli fare una nuova esperienza, in attesa di ottime notizie.
Intanto c’è preoccupazione per un grave episodio che ha coinvolto proprio Roback: è sparito da giorni. Il direttore sportivo del club svedese, Tony Martinsson, ha provato a contattarlo senza risposta e non ha nascosto la preoccupazione sua e del club, parlando con l’Aftonbladet.
“Voglio solo sapere se sta bene. È preoccupante che non riusciamo a contattarlo, ma non so cosa possiamo fare se non provare a contattarlo e cercarlo. Ho provato a chiamarlo molte volte ma risulta sempre irraggiungibile. Voglio che venga qui al centro sportivo e che parli con noi. Possiamo trovare una soluzione che funzioni per tutti. Non ho rinunciato alla speranza che ritorni, ma è difficile capire se non lo vediamo da 14 giorni”.
La situazione è stata comunicata anche all’AC Milan, proprietaria del suo cartellino, e ora anche i dirigenti rossoneri si sono attivati per capire cosa sia successo. Intanto aumenta la preoccupazione, nonché la speranza di sapere che tutto stia andando bene e che sia solo una “bravata” di un giovane 20enne.