Alla vigilia di Milan-Lazio, mister Stefano Pioli, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida che andrà in scena allo Stadio San Siro.
Alle ore 18:00 di sabato 30 settembre il Milan ospiterà la Lazio di Maurizio Sarri. Grazie al successo in trasferta a Cagliari per 3-1, i rossoneri hanno agguantato la vetta della classifica nell’ultima giornata di campionato, mentre i biancocelesti hanno trovato il secondo successo stagionale ai danni del Torino, ma al momento hanno collezionato appena 7 punti in classifica. Una partita che, come sempre, avrà un sapore nostalgico per Stefano Pioli, in passato alla guida dei capitolini tra il 2014 e il 2016.
Verso Milan-Lazio, le dichiarazioni di Pioli in conferenza stampa
Riportiamo qui di seguito le dichiarazioni dell’allenatore rossonero Stefano Pioli in conferenza stampa, alla vigilia del big match di domani pomeriggio contro la Lazio.
Sull’importanza dei big match disputati in pre-season alla luce della sfida alla Lazio:
“Sicuramente ci hanno aiutato. Dovevamo giocarle questo tipo di partite. Ci hanno insegnato che devi tenere alta la concentrazione e il livello di prestazione. Ciò servirà sicuramente domani”.
Sulle condizioni in cui il Milan arriva a questa partita di domani:
“Stiamo bene, vogliamo trovare continuità, in modo da essere competitivi sia in Serie A che in Champions. Allo stesso modo, però, si può dire che domani è la partita più importante quindi conta quella. Abbiamo vissuto allo stesso modo le cose positive e negative. Vale lo stesso per il passo falso nel derby: non dev’essere la fine del nostro percorso, ma un nuovo inizio da cui ripartire. Non si può dire che ora siamo perfetti o impeccabili, ma abbiamo la possibilità di mettere in campo una gran prestazione per vincere anche domani. Ci sono situazioni della partita in cui siamo a buon livello e altre in cui possiamo crescere. Necessario insistere, ora conta solo la prestazione di domani. Giocare così spesso ci aiuta a pensare subito avanti, serve sempre guardare alla partita successiva. Domani sarà tutt’altra partita rispetto a Cagliari”
Se lo disturbano certi errori di distrazione commessi da Leao:
“Se uno sbaglia un passaggio non è che deve aver preso per forza sottogamba l’avversario. Certo, da lui mi aspetto che ne sbagli sempre meno, questo sì”.
Sulla classifica:
“Non conta niente essere in vetta in questo momento, conta solo la voglia di fare bene le partite perché non esistono gare difficile o impossibile. Son contento di quello che la squadra ha fatto in questi due giorni”.
Su Adli:
“Yacine ha avuto grande pazienza e anche grande forza mentale nel giocare così poco e nel mantenere certi tipi di atteggiamenti. Gli avevo detto che avevamo altre intenzioni per le mezzali e che rimaneva la posizione di mediano per lui. Ha lavorato con grande disponibilità. Aveva bisogno di tempo per capire la nuova posizione. Sappiamo entrambi che non può essere ancora perfetto lì, ma con le caratteristiche che ha sappiamo che può fare bene. La volontà di Adli di rimanere a tutti i costi è un bel segnale“.
Sulle rotazioni in difesa:
“Non ci voleva l’infortunio di Kjaer. Ho tre centrali, perché Pellegrino sta lavorando bene ma ci vorrà un po’ di tempo. Avendo tre centrali diventa inevitabile decidere di partita in partita”.
Sull’imprescindibilità di Tomori:
“La mia aspirazione è che il Milan non sia schiavo di nessuno. Abbiamo grandissimi giocatori, ma non dobbiamo perdere di valore se manca qualcuno. Ho una rosa molto forte, il nostro stile non deve cambiare se cambiano gli interpreti, in questo dobbiamo essere bravi”.
Sugli aspetti da migliorare:
“Voler controllare le partite fa parte del nostro percorso, ma controllare la gara non vuol dire rallentare i ritmi o non essere pericolosi. L’unico grave svarione del nostro primo tempo di Cagliari è stato sul gol. Possiamo fare meglio anche altre cose. Gestire sì, ma dobbiamo continuare a essere pericolosi”.
Se Musah o Reijnders possono giocare da mediani:
“Yunus può giocare in tutte e tre le posizioni del centrocampo. Ha caratteristiche che ci serviranno tanto, è uno completo e dovunque lo utilizzerò sarà importante per la squadra. Reijnders pure può fare quel ruolo, ma penso che lui ci dia più soluzioni da mezzala al momento. A me piace tanto quando si muove nel campo: fissarlo in una posizione più di costruzione secondo me significherebbe limitarlo”.
Sulla Lazio:
“Hanno un ottimo allenatore e giocano con grande velocità e qualità, hanno vinto meritatamente col Torino. Sono una squadra forte che sta bene. Sicuramente un avversario difficile. Non difendono uomo su uomo, ma sanno essere aggressivi e indirizzare bene il gioco, quindi dovremo palleggiare bene. Se è uno scontro diretto? È troppo presto, al massimo può essere uno scalino in più verso l’alto”.
Su Chukwueze:
“Sa benissimo quello che deve fare, l’altro giorno ha fatto bene creando due palle gol. Ci aspettiamo anche qualche gol, ma sta crescendo. È un giocatore che ritengo importante”.
Sulle aspirazioni di quest’anno e sul risultato positivo in bilancio:
“Siamo il Milan vogliamo vincere ed essere competitivi. La società ha portato avanti un grande progetto. Riuscire ad avere bilanci e sani e risultati positivi vuol dire aver lavorato bene in questi anni. Ci dispiace aver subito una brutta sconfitta in una gara importante per l’ambiente”.
Sul recupero di Bennacer:
“Sta meglio, intanto verso metà ottobre rientrerà ed inizierà un percorso di ripresa. Non è ancora possibile stabilire la durata“.
Sulla lotta scudetto:
“A fine maggio sarà stabilito chi sarà il migliore, ci sono quattro squadre in corsa per lo Scudetto e credo sia la Juventus la favorita. Non avere le coppe porta sempre punti in più al termine della stagione”.
Sulla possibilità di tornare al modulo delle passate stagioni:
“Ci sto pensando perché Pulisic sta bene e a centrocampo siamo in 5 per 6 posti. Loftus-Cheek, però, mi piace di più da mezzala. Il 4-2-3-1 potrebbe anche essere una soluzione, dipende dai compiti che vuoi dare ai giocatori e agli equilibri che puoi ottenere. A partita in corso potrebbe essere utile”.
Su Okafor:
“Lo abbiamo preso come esterno, ma per me può fare anche la punta centrale. Ha lavorato tanto e sono contento di cosa ha fatto Cagliari”.