Dopo la sconfitta del derby, per il Milan arriva la Champions, e l’ex rossonero attraverso un’intervista ha voluto dare un pò di carica alla squadra.
In Casa Milan c’è un pò di apprensione dopo la pesante sconfitta contro l’Inter, ma i rossoneri non possono permettersi di perdere la concentrazione, soprattutto visto che oggi riparte la Champions League e dovranno riscendere in campo a San Siro per affrontare il Newcastle.
L’ex dirigente del Milan, Ariedo Braida, è stato intervistato da gianlucadimarzio.com e ha approfittato dell’intervista per rincuorare e caricare il club rossonero. Tra i tanti argomenti, inevitabile è stato affrontare anche il derby appena giocato:
“Cosa direi alla squadra rossonera? Direi che è il momento di ricompattarsi e non far chiacchiere. Bisogna stare in silenzio, allenarsi e lasciar parlare il campo”.
Ha dichiarato Braida, poi ha continuato:
“Vincere è facile, perdere è difficile: le squadre forti dimostrano il loro vero valore quando le cose non girano. Dopo questa partita, vien da pensare ‘l’e’ tutto da rifare’, citando Gino Bartali. Non è così, ma con l’Inter sono emerse criticità intrinseche, tecniche e caratteriali, e credo che l’allenatore avrà capito. Ha vinto un’Inter spumeggiante e organizzata. A parte una ventina di minuti nel primo tempo, siamo stati in difficoltà costante”.
Dopo aver dato un pò di coraggio al Milan e aver analizzato un pò il derby, si è passato poi a parlare di Champions e della gara contro il Newcastle:
“Il Newcastle incombe, sarà una partita importante e internazionale. La Champions è nel DNA di questo club: serve superare lo shock del derby ed essere pronti mentalmente”.
La domanda su un suo ipotetico ritorno al Milan, ovviamente non poteva mancare e la sua risposta di certo farà piacere a tutti i tifosi rossoneri:
“Tornare al Milan? Se mi dovessero chiamare come farei a dire di no? Il Milan è il Milan, è nel mio cuore“.
Dopo aver fatto questo dolce commento verso il club, l’ex dirigente ha voluto ricordare con affetto anche Silvio Berluscolni:
“Cardinale come Berlusconi? Replicare quel che ha fatto il presidente più vincente della storia del calcio non sarà facilissimo Per me Silvio è stato ‘Il Presidentissimo’, un uomo di enorme carisma, che per certi aspetti ha cambiato l’Italia. Unico, visionario. Spero, un giorno, di ritrovarlo: sono convinto che prima o poi ci incontreremo in qualche stadio a vedere una partita di calcio insieme”.
This post was last modified on 19 Settembre 2023 - 13:35