Dopo mesi trascorsi in carcere, per Dani Alves sta giungendo il giorno decisivo per capire il suo futuro dietro le sbarre rispetto all’accusa di violenza sessuale.
La sua carriera da calciatore può considerarsi conclusa. Ma l’enorme incognita riguarda ad oggi la sua vita personale, la quale potrebbe prendere una piega irrecuperabile. Dani Alves, infatti, sta per essere processato a Barcellona per il reato di violenza sessuale, di cui è accusato. Le prime indiscrezioni sul possibile verdetto fanno tremare il brasiliano e la sua famiglia. L’ex stella verdeoro è stato accusato da una giovane donna di aver abusato di lei nei bagni di una discoteca nella città catalana – Sutton – lo scorso 30 dicembre 2022.
In un primo momento il calciatore, che in carriera ha collezionato il record di 42 trofei fra cui 3 Champions League e un oro olimpico con il Brasile ai Giochi di Tokyo, ha prima rigettato ogni accusa, negando qualsiasi tipo di contatto con la suddetta ragazza, poi ha ritrattato. Secondo le dichiarazioni nel corso rilasciate dall’ex Barcellona, la sua decisione di negare in prima istanza sarebbe stata dettata dal timore di ferire sua moglie Joana Sanz nel rivelarle un tradimento.
Dani Alves è stato arrestato lo scorso gennaio e, dopo diversi tentativi di estrapolargli la verità, ha raccontato la sua versione. Il difensore ha affermato di aver avuto un rapporto sessuale nel bagno del locale con la giovane ragazza di 23 anni, che l’ha poi denunciato. Tuttavia, secondo il racconto del sudamericano, il rapporto sarebbe stato consensuale.
Le due verità hanno pochissimi punti in comune, siccome la ragazza riferisce di essere stata sia stuprata che aggredita. Perciò nel corso degli ultimi sei mesi, sono state svolte indagini con testimoni e telecamere per cercare di ricostruire la dinamica autentica dei fatti. Non è stato semplice e ad oggi Dani Alves è stato rinviato a giudizio. Tuttavia, come riferisce ‘ANSA, il brasiliano rischia una condanna a 10 anni di reclusione. Il magistrato che segue il suo caso avrebbe fissato anche la cauzione a 150mila euro, ma ad oggi il calciatore resta in carcere perché secondo la Corte sussiste un concreto il pericolo di fuga.
Giovedì 3 agosto si avvicinerà la definizione del futuro dell’ex nazionale verdeoro. Il giudice ha stabilito la deposizione del calciatore; si tratta di una procedura obbligatoria dopo le accuse e la chiusura formale delle indagini. Secondo il Tribunale di Barcellona non ci sono abbastanza prove e indizi per proseguire. Per cui, dopo l’udienza, dove il giocatore sarà ascoltato, in base al contenuto della stessa, ancora il Tribunale deciderà, espletate le richieste di sanzione, l’inizio del processo. La data potrebbe essere fissata fra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.
This post was last modified on 3 Agosto 2023 - 14:37