Dopo essere stato licenziato dal Milan, Paolo Maldini è diventato oggetto di una polemica che ha fatto arrabbiare molto i tifosi rossoneri.
Paolo Maldini è stato parte della storia del Milan, ha esordito con la maglia rossonera in un’amichevole contro l’ Angerese nell’84 per poi fare il suo primo esordio in campionato nell’85 a soli 16 anni. Una storia d’amore quella tra Maldini e il Milan che è durata per 31 anni, dal 1978-79 al 2008-09. Per omaggiare Maldini il club rossonero dopo il suo addio decise di ritirare per sempre la maglia rossonera recante il numero 3, che non potrà essere scelta da nessun altro giocatore rossonero, con una sola eccezione: che faccia parte della dinastia Maldini.
Maldini al Milan ha vinto 27 trofei, di cui 5 Champions storiche e 7 scudetti e conta ben 902 presenze totali in gare ufficiali di cui 648 in campionato, 72 in Coppa Italia, 168 nelle Coppe Europee e 14 in Altri Tornei, diventando così il giocatore rossonero che ad oggi vanta il maggior numero di presenze ufficiali nella storia del Milan. Il 5 agosto 2018 entra ufficialmente nell’organizzazione societaria del club come direttore sviluppo strategico area sport, per poi diventare nel 2019 direttore tecnico. Dopo quattro anni però, qualche giorno fa è arrivata la notizia che nessuno si aspettava: Maldini licenziato.
Maldini grande assente ai funerali di Silvio Berlusconi
A sconvolgere l’ambiente Milan in questi giorni è stata anche la scomparsa di un altro grande pezzo di storia rossonera che Maldini conosceva molto bene: Silvio Berlusconi, un presidente vincente che per anni ha regalato grandi emozioni al popolo milanista.
Berlusconi si è spento all’età di 86 anni al San Raffaele di Milano, e mercoledì pomeriggio si sono tenuti i suoi funerali al Duomo di Milano, dove hanno presenziato moltissimi personaggi del calcio italiano. Presenti tutti i collaboratori che lo hanno accompagnato per una vita intera e i tantissimi giocatori ed allenatori che lo hanno conosciuto. In prima fila assieme alla famiglia di Berlusconi non poteva mancare Adriano Galliani, storico braccio destro del presidente. Oltre a lui era presente anche Matteo Pessina, capitano del Monza.
Presenti anche Claudio Lotito e Aurelio De Laurentiis, Max Allegri, Pippo Inzaghi, la dirigenza dell’Inter rappresentata da Steven Zhang e Beppe Marotta e ovviamente non poteva la dirigenza del Milan, dal presidente Paolo Scaroni all’amministratore delegato Giorgio Furlani, al vicepresidente onorario Franco Baresi e all’ex bandiera Demetrio Albertini.
Tutti presenti si ma a mancare è stato proprio Paolo Maldini, volato a Miami per concedersi una vacanza e non era presente in Italia per l’ultimo saluto al suo presidente. La sua assenza però non è passata di certo inosservata e sui social non l’hanno presa bene. Una parte della tifoseria milanista, infatti, lo ha pesantemente accusato. C’è chi addirittura scrive: “Meno male che è stato licenziato, mi sarei vergognato ad essere rappresentato da lui“. Parole durissime.