Niente exploit definitivo per il talento di proprietà rossonera, ancora fuori dai piani del Milan e dunque vicino ad un’ulteriore cessione altrove.
C’è tanta curiosità fra le mura di casa Milan in ottica calciomercato. Il recente “colpo di testa” effettuato da Gerry Cardinale, e costato il posto a Maldini e Massara in favore di Moncada e Furlani, ha infatti lasciato l’ambiente rossonero in fase di assestamento. Un breve scossone, capace di far tremare le intere fondamenta di Milanello e di scombussolare le carte in chiave obbiettivi del Milan in entrata.
Lo sa bene Kamada, con il suo approdo in quel di Milano dato ormai per certo ed invece ora in stand-by a causa dello stravolgimento di ruoli in società. Chiedere inoltre a Loftus-Cheek, in uscita dal Chelsea ma per il quale il Milan non ha ancora mosso i primi passi decisivi. Stesso discorso vale per Chukwueze, questa volta obbiettivo del nuovo duo Moncada-Furlani ma cui il sorpasso ai danni dei rossoneri è avvenuto per mano dell’Arsenal. Infine c’è Thuram, l’unico ad aver beneficiato di tale situazione. Osservato ed analizzato con il freno a mano tirato dalla vecchia dirigenza, sotto il controllo dei “nuovi boss” il francese sembrerebbe più vicino che mai al Milan. Per giunta, con un’offerta di un ingaggio pari a quanto percepito da Rafael Leao.
Analizzata la situazione entrata tocca però fare un breve ripasso anche del mercato in uscita, manco a dirlo vittima di un considerevole ribaltamento di fronte. Ci basti pensare a Brahim Diaz, per cui pratiche del riscatto erano state avviate da Maldini ed invece tornato mogio mogio in quel di Madrid. E come non parlare, infine, di un altro pupillo del fu capitano rossonero, trovatosi però ai margini dei piani societari ancora una volta.
Milan, decisione presa: lo mandano via di nuovo
Ebbene si, Lorenzo Colombo è ufficialmente un calciatore del Lecce, squadra che ha contribuito a salvare grazie al rigore decisivo trasformato a Monza. La stagione del talento è stata quindi caratterizzata da 5 gol e 2 assist in 33 presenze, non abbastanza per convincere il Milan a richiamarlo a casa base. O meglio, per convincere il “nuovo Milan“, in quanto fonti autorevoli giurano che con a capo Paolo Maldini la storia sarebbe stata diversa. Nelle tasche societarie sono ben 2.5 i milioni entrati in seguito alla cessione del classe 2002, riscattato dal Lecce senza alcuna esitazione.
Ma c’è di più ed è legato al contro-riscatto di Colombo. L’acquisto da parte del club pugliese sarebbe infatti arrivato a prescindere, seppur con un brivido lungo la schiena. Questo perché il Milan avrebbe potuto contro-riscattare la punta sborsando 3.5 milioni, ma tale operazione non è mai rientrata nei piani del club di Cardinale. Una storia senza lieto fine, dunque, quella fra Colombo ed il Milan, con conclusione ben lontana da quella immaginata dopo quel gol in amichevole contro il Monza.